A cura della Redazione

In questi giorni è venuto a mancare Giuseppe Sansone, 75 anni, arrotino con la bottega in via Cipresso a Torre Annunziata.

Peppe, come lo tutti chiamavano, era uno dei pochi artigiani che, nonostante la sua età, esercitava ancora questo antico mestiere. Negli ultimi anni aveva ampliato la sua attività aggiungendo all’affilatura e alla molatura delle lame anche quella della duplicazione delle chiavi.

Da giovanissimo Peppe ha iniziato a lavorare nella bottega del nonno materno, Luigi Balzano, artigiano specializzato nella tornitura delle trafile per pastifici in via Fondaco Pastore.

Una settimana fa era nel suo negozio quando improvvisamente ha avuto un malore e si è accasciato a terra. Ha avuto appena il tempo di telefonare a sua moglie. Un’ambulanza accorsa sul posto l’ha trasportato all’ospedale del Mare dove è spirato qualche giorno dopo per Covid.

Peppe lascia la moglie Liliana, i tre figli Marianna, Francesco e Luigi, e sei nipoti. E sono proprio loro,  Mariarita, LilianaGiuseppe, Liliana MariannaAlfonso e Valentina, che hanno voluto dedicare al nonno un ultimo saluto.  

"I nonni. Chi sono i nonni? Sono delle guide, i primi amici, sono coloro che ti difendono dalle sgridate  e ti proteggono. Ti insegnano a scrivere, a leggere, a crescere, a vivere. I nonni sono dei mentori per i propri nipoti, un porto sicuro in cui rifugiarsi,dolci abbracci sempre pronti ad accoglierti. Nonno Peppe tu per noi sei stato tutto questo e tanto altro ancora. Così tanto che quasi non bastano le parole per descriverti. Te ne sei andato così all’improvviso e in punta di piedi con quella discrezione che ti ha sempre contraddistinto. Hai lasciato in noi tutti un dolore inspiegabile, un vuoto incolmabile. Ma quello che ci resta sono i tuoi insegnamenti, le tue virtù, le tue parole, le poesie e le canzoni che ogni giorno ci dedicavi perché volevi che noi le imparassimo per poi ricordarle quando tu non ci saresti più stato. Ricordiamo te nel tuo negozio, quel negozio che era la tua casa, la tua vita. Quel negozio che adesso senza te non sarà più lo stesso. Noi da quaggiù ti lasciamo parole al vento nella speranza che possano arrivare lassù...tra le stelle. Tu da lassù guidaci come hai sempre fatto! Il tuo ricordo sarà sempre vivo perché sarai  con noi nei gesti, nella quotidianità e nelle piccole cose, quelle piccole cose che ci hai insegnato ad apprezzare e dare loro un valore maggiore rispetto a tante altre. Ricorderemo per sempre questa tua poesia, che ci ricorda che potremmo rivederci nei sogni:  'Parlame chiaro si vuò bene a nato. Stanotte 'nu suonno maggia sunnato, che me chiagnive e me ricive: cu' nusciuno so' sincero... voglio bene sul a te!”.

Anche il figlio Francesco ha voluto dedicare un ultimo pensiero al padre: "Caro papà, hai lasciato in noi un profondo vuoto, un vuoto incolmabile. Sei stato un uomo forte che con la tua caparbietà, superando le tante difficoltà della vita, hai piano piano costruito e portato avanti un lavoro più unico che raro. Tanti sono i ricordi che affollano la mia mente, al tuo essere socievole, al tuo essere allegro con tutti. Purtroppo sei andato via troppo presto, in punta di piedi... Ma la tua assenza è tanto, troppo rumorosa. Sarai sempre nei nostri cuori".

La Redazione esprime le più sentite condoglianze alla famiglia Sansone per la perdita del loro caro Peppe.