A cura della Redazione

Sul mercato delle bevande esistono ormai da molti anni gli energy drink, delle bibite ideate per influenzare in maniera positiva le attività psico-motorie del corpo e che vanno distinte dagli integratori, che invece servono a fornire in maniera più immediata possibile energia all’organismo reintegrando allo stesso tempo i sali minerali che si perdono con la sudorazione e sono quindi particolarmente indicate per chi sta svolgendo una attività fisica.

Gli energy drink contengono sostanze stimolanti come caffeina o taurina, oltre a zuccheri, aromi e in alcuni casi vitamine e sali minerali; il loro effetto principale è una serie di benefici funzionali che alcuni ingredienti in essi contenuti riescono a dare, stimolando quindi le funzioni cognitive, aumentando la concentrazione e migliorando anche le performance fisiche, riducendo al tempo stesso la fatica e la stanchezza.

Tra i più famosi energy drink presenti in commercio ci sono, ad esempio, la Red Bull o la Monster, bevande che sono state declinate in diverse varianti e gusti per soddisfare anche il palato. Come in tutte le situazioni, ciò che si sconsiglia è un’esagerazione nell’assunzione che potrebbe portare a tachicardia, ipertensione o insonnia: sono effetti indesiderati che si possono tranquillamente evitare bevendo responsabilmente gli energy drink, senza esagerare allo stesso modo in cui non si assumono quantità smodate di caffè o di alcolici.

Il mercato italiano degli energy drink

Come già accennato, questo tipo di bevanda è davvero molto diffuso da diverso tempo: lo dimostra anche la facilità con cui si possono reperire gli energy drink anche online, facendoseli recapitare a casa in tutta comodità. Il successo di queste bibite è bene evidenziato dal loro andamento sul mercato: si tratta di un segmento ristretto rispetto ad esempio alle bevande gassate, è vero, ma che continua a registrare una crescita davvero importante.

Nel 2019, infatti, sul mercato italiano sono stati venduti ben 23 milioni di litri di energy drink, che con un prezzo medio di 3,61 euro al litro fanno sì che il fatturato dell’intero comparto arrivi a 83 milioni di euro. Ciò che conta non sono però tanto i valori assoluti, quanto i paragoni con gli anni precedenti: rispetto al 2018, infatti, il valore del mercato è aumentato del 13,8% nella grande distribuzione organizzata e del 17,9% nei discount. Numeri importanti, che non sembrano avere intenzione di arrestarsi nel prossimo futuro.

Quello degli energy drink è dunque un mondo in espansione, con un numero sempre maggiore di persone che li acquista per potenziare le proprie prestazioni psico-fisiche o anche semplicemente perché ne gradisce il sapore. La facilità con cui ora queste bevande possono essere trovate tramite i canali e-commerce non farà altro che favorirne ancora di più la diffusione.