A cura della Redazione

Il caffè è sicuramente uno dei prodotti più diffusi: questa bevanda sembra avere il potere dell’ubiquità e sicuramente ha quello di far socializzare chiunque. Il caffè viene consumato, anche se in modi diversi, in ogni angolo della Terra: è un’industria dalle dimensioni gigantesche, che dà lavoro a milioni e milioni di persone, da chi si occupa della raccolta dei chicchi, fino ai dirigenti marketing.

Il caffè, insomma, tiene in pugno la società moderna, nonostante i continui cambiamenti a cui essa va costantemente incontro. A evolversi, soprattutto nell’ultimo anno e mezzo, è stato anche il mondo del lavoro – ma pure qui il caffè continua a rimanere una certezza fissa. Con la pandemia, infatti, sono cambiate le necessità e per diversi mesi, in molti settori, sono stati stravolti i modi di lavorare: le aziende hanno dovuto ricorrere allo smart working e il lavoro agile continua a essere la modalità preferita dai dipendenti. Eppure, che si lavorasse da casa o dall’ufficio, c’è qualcosa che anche durante l’emergenza sanitaria non è mai stata abbandonata: la pausa caffè.

Gli studi sulla pausa caffè

Negli ultimi anni è cresciuta l’attenzione che i datori di lavoro danno alle zone degli uffici adibiti alle pause: la progettazione delle aree break è sempre più importante anche perché studi dimostrano che la pausa caffè aumenta la produttività. Secondo l’EFSA (European Food Safety Authority), i 75 mg di caffeina contenuti in una tazzina, infatti, stimolerebbero davvero la concentrazione.

Anche Accenture Interactive ha condotto un’indagine in merito alla correlazione fra pause caffè e produttività. Il Covid ha fatto aprire gli occhi alle aziende: i dipendenti sono efficienti anche da casa. Pertanto, è importante che l’ufficio del futuro riesca a riprodurre la sensazione del benessere domestico, stimolando allo stesso tempo il dialogo e la cooperazione fra colleghi. E non c’è momento migliore per consolidare le relazioni interpersonali delle pause. Ecco come e perché crescono negli ambienti di lavoro gli spazi dedicati al relax e ad attività non prettamente lavorative: spazi pensati per lo scambio di idee e per stimolare la creatività.

Il direttore generale di Nespresso parla un consumo giornaliero medio di 3 caffè: 2 di questi vengono bevuti in ufficio (o comunque in orario di lavoro). Ma questo non è l’unico dato che emerge dalla ricerca di Accenture Interactive: il 98% delle persone intervistate è convinto che un buon caffè sia d’aiuto al benessere in azienda. E non c’è dubbio che benessere e produttività ed efficienza siano strettamente collegati, così come lo è anche la soddisfazione del personale.

Sempre più aziende stanno (finalmente) mettendo le persone al centro, e così anche i benefit sono studiati per rendere i dipendenti più rilassati, soddisfatti e felici. E, di conseguenza, più produttivi.

Le ragioni per cui le pause caffè stimolano la produttività

  • Il caffè dà energia e aiuta a rimanere svegli. Il caffè, infatti, ha effetti stimolanti e aiuta la concentrazione. Ecco, dunque, perché allestire un’area break in ufficio dove i dipendenti possano bere un caffè e sgranocchiare cibi salutari aiuta i business a essere più efficienti.

  • La caffeina aumenta le capacità cognitive. Purché assunta in quantità moderate, infatti, la caffeina aiuta a prendere decisioni più ragionate.

  • Il caffè aumenta la concentrazione, l’attenzione e la memoria. Non è raro avere cali di attenzione in ufficio, soprattutto quando il lavoro si trasforma in task ripetitivi: l’assunzione di caffè aiuta a rimanere focalizzati sui compiti da svolgere.

  • La pausa caffè stimola il lavoro di gruppo e incoraggia le amicizie sul posto di lavoro. Prendere un caffè insieme, infatti, rende i dipendenti più positivi e partecipativi: organizzare una pausa insieme prima di una riunione importante aumenta la coesione e la collaborazione del team.

  • Il caffè migliora i riflessi. Le pause caffè non sono importanti solamente in ufficio, ma anche per chi svolge un lavoro dinamico. Il caffè, infatti, favorisce una migliore coordinazione neuromuscolare e diminuisce il senso di stanchezza sia mentale che fisica. La pausa caffè, insomma, è un ottimo momento per rilassarsi e dimenticarsi, anche se solo per pochi minuti, dello stress che può rendere i dipendenti ansiosi. I datori di lavoro non devono dunque aver paura a incoraggiare tutti i membri del personale a concedersi una breve pausa e, di conseguenza, a investire nell’acquisto di distributori automatici di qualità.