A cura della Redazione

Meno sprechi, meno paghi: è questo il succo della proposta dell'associazione politico-culturale "La paranza delle idee", tesa a far avere, in virtù della possibilità introdotta da una legge del 2016 già recepita da molti altri Comuni, uno sconto sulla tassa sui rifiuti agli esercizi commerciali che producono e/o distribuiscono beni alimentari, come bar, ristoranti, mense, e che cedono gratuitamente a persone indigenti o a enti benefici il loro invenduto.

"Domani il Consiglio Comunale di Torre Annunziata - si legge in un comunicato - è chiamato ad approvare proprio le tariffe della TARI 2021 e il regolamento che la disciplina: con la raccolta differenziata che si attesta al 57/58%, restando ben al di sotto di quel 65% richiesto per legge già entro il 2012, per i contribuenti torresi non sono in vista rilevanti cambiamenti in positivo.

Per meglio comprendere i benefici economici della differenziazione dei rifiuti, Pomigliano d'Arco, centro simile al nostro per numero di abitanti ed estensione territoriale, con una raccolta differenziata al 70% circa ha un costo annuo di gestione del servizio rifiuti inferiore a quello di Torre Annunziata di circa 400mila euro, cioè grossomodo 10 euro in meno ad abitante.

Perciò sarebbe auspicabile almeno l’introduzione nell'apposito regolamento comunale dello sgravio fiscale da noi proposto, che sarebbe proporzionale alla quantità di cibo recuperato, da verificare incrociando le stime preventive dei donatori e le dichiarazioni dei riceventi, e che verrebbe applicato a conguaglio nell’anno successivo.

Assieme a tale provvedimento - conclude la note dell'associazione - chiediamo che si preveda un’agevolazione sulla TARI pure per edicole e librerie: una misura anch’essa già messa in atto in altre realtà e che andrebbe incontro ad attività meritevoli di particolare tutela in quanto diffonditrici di cultura e d’informazione".