A cura della Redazione

Si torna a sparare a Torre Annunziata. Un weekend drammatico per la città oplontina, con un ferito - sabato - e un morto ammazzato in strada, di domenica mattina, nei pressi di una chiesa. 

Gli anni bui della tracotanza criminale tornano minacciosi a ripaventarsi, un incubo dal quale una intera comunità sembrava essersi affrancata, grazie soprattutto al lavoro di magistrati, forze dell’ordine, associazioni e movimenti anti camorra, società civile. 

Le reazioni politiche alla escalation di violenza sono state immediate. Dal sindaco Vincenzo Ascione, al senatore Ruotolo. 

A loro si accodano i vertici napoletani e locali del Partito Democratico.

"Ci sono momenti, nella storia della lotta alla criminalità, in cui si propongono nuove strategie, o si maturano più lucidi percorsi di contrasto. Oggi, a Torre Annunziata, non è uno di questi momenti - dichiara Paolo Mancuso, presidente del PD Napoli. Il Partito Democratico ritiene che il gesto compiuto stamattina dalla camorra sia una vera e propria arrogante sfida alla città ed alle sue istituzioni, allo Stato ed a tutti i suoi organi, i suoi rappresentanti, i suoi uomini, alla società civile ed al suo popolo. Mentre Torre Annunziata lottava per ristabilire legalità e sicurezza, contro momenti gravi nella sua amministrazione e drammatici nella sua comunità, la camorra ha lanciato la sua sfida e, a colpi di pistola ha riaffermato la sua voglia di potere. Il PD - prosegue Mancuso - chiama alla risposta più dura tutte le risorse dello Stato, tutte le istituzioni cittadine, il popolo della città: non possiamo aspettare un minuto per dimostrare a queste bande criminali che questo territorio non tornerà alle condizioni di alcuni decenni orsono, che ha superato con sacrifici e dure lotte democratiche". 

"Gli episodi drammatici di queste ore a Torre Annunziata destano profonda preoccupazione e segnano  profondamente la città - dice il commissario cittadino dei Dem, Paolo Persico -. Lo Stato deve costruire una risposta straordinaria e tempestiva alla sfida della camorra. E' evidente che si può aprire una drammatica  sequenza di azioni criminali e sanguinarie. Il clima di paura pesa sulla vita dei cittadini. E' però vero, e non  bisogna sottovalutare questo  dato, che la comunità è cambiata dai drammatici anni della strage di Sant'Alessandro e della guerra di camorra. C'è  il lavoro e l'impegno prezioso di tante associazioni ed esperienze. Esiste un diffuso sentimento comune che aspira ad una città libera dalla camorra e più attenta al bene comune della legalità in tutti i campi della vita civile, economica ed istituzionale".

"Per questo - spiega ancora Persico - va costruita una forte mobilitazione, con spirito unitario e senza strumentalizzazioni, come negli anni in cui la democrazia ha sconfitto il terrorismo in Italia. Il PD si batterà, con tutte le sue forze, per sconfiggere camorra e violenza", conclude Persico.