A cura della Redazione

“I beni confiscati alla criminalità vanno utilizzati. Se non lo si fa è una sconfitta per lo Stato e per le Istituzioni”.

E’ il messaggio di don Luigi Ciotti, ieri in visita a Torre Annunziata su invito di don Ciro Cozzolino, presidente del Presidio locale di Libera.

Un’affermazione fatta proprio nel giorno in cui il Consiglio comunale oplontino fa saltare la seduta dove si doveva deliberare l’acquisizione al patrimonio comunale di 14 beni strappati dalle mani della camorra.

Ciotti ha visitato ieri pomeriggio Villa Adele, ex roccaforte dei Tamarisco, non ancora utilizzata. “Confiscare beni e non utilizzarli per mancanza di risorse – ha detto il fondatore di Libera – è una sconfitta dello Stato. Il ministro dell’Interno Lamorgese ha annunciato lo stanziamento di 300 milioni di euro per recuperare beni confiscati. Il progetto di Villa Adele deve essere al più presto realizzato, solo così si può dare uno schiaffo alla criminalità”.

Durante l’incontro svoltosi nell’Auditorium dell’istituto Marconi, alla presenza anche del sindaco Vincenzo Ascione e della dirigente scolastica Agata Esposito, don Ciotti ha voluto ricordare la tragedia di Maurizio Cerrato, 62enne ammazzato con una coltellata al petto per difendere la figlia, e la storia Matilde Sorrentino, la mamma coraggio assassinata nel 2004 per aver denunciato i pedofili che avevano abusato di suo figlio.

Infine don Ciotti ha concluso dicendo che non esiste una ricetta per sconfiggere le mafie. “La politica deve fare la sua parte, ma anche i cittadini devono dimostrare maggiore coraggio altrimenti non ne veniamo fuori. Serve il coraggio di avere coraggio”.