A cura della Redazione

Scuole chiuse, scuole aperte. E’ di oggi la notizia della sospensione da parte del Tar dell’ordinanza del presidente della Regione Campania che prevedeva la sospensione dell’attività didattica in presenza fino al 29 gennaio 2022.

Molti comuni del Vesuviano, tra cui anche Castellammare di Stabia, però, hanno confermato la decisione di prorogare la chiusura delle scuole, chi fino al 15, chi al 29 gennaio.

A Torre Annunziata ha fatto discutere la presa di posizione del sindaco Vincenzo Ascione che ieri, in un comunicato, ha espresso tutte le sue perplessità sull’ordinanza regionale di sospensione delle attività didattiche a tutto il mese di gennaio. Sulla pagina di facebook istituzionale si è aperto un dibattito con circa 200 messaggi tra chi condivide quanto affermato dal sindaco (pochi) e chi, invece, ne critica l’intervento (molti), chiedendo la chiusura di tutte le scuole con un'ordinanza sindacale.

Abbiamo ritenuto opportuno ritornare sull’argomento discutendone proprio con il primo cittadino.

Sindaco, si aspettava tutto questo clamore dopo la sua presa di posizione circa l’ordinanza di De Luca?

«Premetto che ho espresso solo una mia opinione al riguardo e sono ben conscio che non tutti possano essere d’accordo con me. Però non vorrei che si strumentalizzasse quanto ho detto. Non sono mai entrato nel merito se le scuole andavano o meno aperte dopo le vacanze natalizie, ho solo affermato che il conflitto istituzionale tra Governo e Regione Campania mi lasciava perplesso. Se la situazione è drammatica, le scuole vanno chiuse in tutta Italia. Invece ci sono regioni con maggiori criticità rispetto alla Campania dove le scuole sono regolarmente aperte. Come vede c’è una forte contraddizione in tutto questo. E poi ci sono le conferenze Stato-Regioni nelle quali i governatori possono far valere le proprie ragioni. Io penso che non bisogna lasciarsi condizionare dal Covid e dai suoi effetti socio-economici e sanitari, visto che il governo sta mettendo in campo tutte le misure necessarie per contrastare l’epidemia. Quello che mi preoccupa è il venir meno di determinati servizi minimi essenziali, e tra questi ci metto anche la didattica».

Sindaco, altri suoi colleghi nel Vesuviano hanno prorogato la chiusure delle scuole. Cosa ne pensa al riguardo?

«Probabilmente avendo il polso della situazione nei loro Comuni hanno ritenuto opportuno ritardare l’apertura delle scuole. Le faccio presente che tra i Comuni del nostro comprensorio solo il sindaco di Castellammare di Stabia ha deciso autonomamente di prorogare la chiusura fino al 15 di gennaio. Tutti gli altri si sono adeguati all’ordinanza regionale. Non dimentichiamoci, però, che la situazione rispetto all’anno scorso è molto diversa perché l’84 per cento dei cittadini risulta vaccinato».

Ma lei esclude che qualora la situazione peggiorasse, e facciamo i dovuti scongiuri, possa richiudere le scuole?

«Mi auguro di non prendere mai una decisione del genere e che le cose possano solo migliorare in futuro. Ma se malauguratamente la situazione dovesse precipitare, allora sarei costretto per forza di cose ad assumere decisioni estreme».  

Intanto domani, martedì 11 gennaio, riprenderà regolarmente l’attività didattica in presenza. 

In accordo con gli istituti del territorio in cui è attivo il servizio, è stata disposta la sospensione temporanea della refezione scolastica. Il provvedimento resterà in essere fino a nuove disposizioni che saranno preventivamente concordate con i dirigenti scolastici.