A cura della Redazione

Protesta all'esterno della sede della Direzione Generale dell'ASL NA 3 Sud di via Marconi a Torre del Greco. A manifestare sono gli operatori sanitari e amministrativi assunti a tempo determinato dall'Azienda Sanitaria per far fronte all'emergenza Covid.

L'assemblea è stata indetta dai sindacati CGIL FP, CISL FP, UIL FPL, FIALS, FSI-USAE, Nursing Up, che hanno proclamato lo stato di agitazione. La richiesta è la proroga di tutti i contratti in essere e il superamento del precariato.

In tutto, sono mille i precari assunti dal febbraio 2020, quando scoppiò la pandemia - tra infermieri, personale amministrativo, informatico e Operatori Socio Sanitari (OSS) - i cui contratti sono stati prorogati fino al prossimo 31 marzo mentre il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aveva dato mandato alla Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale, di procedere ad emanare una circolare che prevedesse la proroga di tutti i contratti a tempo determinato ed i rapporti di collaborazione stipulati dalle Aziende Sanitarie della Campania, per il contrasto all'emergenza COVID 19,  fino al 31 dicembre 2022.

Tanti gli slogan impressi su fogli di carta e striscioni: «Senza infermieri, OSS, informatici, la Sanità muore»; «L'ASL NA 3 Sud ci ha voltato le spalle»; «Basta precari, non siamo eroi usa e getta»; «Ci chiamavano eroi».

La Legge di Bilancio 2022 consente di assumere a tempo indeterminato (in sostanza, di stabilizzare) il personale impiegato per l’emergenza coronavirus, che abbia maturato al 30 giugno 2022 almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno 6 mesi nel periodo tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022.

«La maggior parte delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale - denuncia in una nota i segretari regionali, Vincenzo Rescigno, e provinciale, Vincenzo Martone, del sindacato UIL FPL -, tuttavia, si è limitata a prorogare i contratti del personale precario solo fino al 31 marzo 2022. Molti lavoratori, però, matureranno il requisito dei 18 mesi solo tra aprile e giugno 2022. Ci troviamo di fronte ad una situazione decisamente incresciosa dove, nelle poche Aziende Sanitarie che hanno previsto la proroga almeno fino al 30 giugno 2022 i lavoratori possono maturare con tranquillità il requisito entro il suddetto termine, mentre nella maggior parte delle stesse ciò non è possibile», continua il sindacato.

La richiesta, in definitiva, rivolta alle Aziende è di allinearsi alla scadenza della proroga dei contratti di lavoro precari «affinché tutti i lavoratori possano beneficiare delle possibilità di stabilizzazione previste nella Legge di Bilancio, estendendo la loro scadenza secondo le indicazione del presidente De Luca, fino al 31 dicembre 2022, e in subordine almeno fino al 30 giugno 2022».