A cura della Redazione

"Al via il Piano di fattibilità tecnico-economica per il progetto di ristrutturazione di Palazzo Fienga".  

La notizia è riportata sul portale dell'Agenzia per la coesione territoriale ed è un importante passo in avanti per il recupero di quella che era la roccaforte del clan Gionta. La convenzione, firmata ieri tra la stessa Agenzia, l'Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata e l’Agenzia del demanio, attiverà le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione destinate al progetto che opera nell’ambito del Piano per la valorizzazione beni confiscati esemplari nel Mezzogiorno.

Compie così un importante passo avanti Il progetto di rifunzionalizzazione e restituzione alla collettività di Torre Annunziata del complesso edilizio di 12.000 mq di palazzo Fienga, ex roccaforte e simbolo della criminalità organizzata.

La ristrutturazione dell’immobile prevede l’allestimento di presidi, uffici ed alloggi della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Giudiziaria, della Polizia Metropolitana e della Polizia Locale di Torre Annunziata. Sono previsti anche spazi da destinare a parco pubblico e parcheggi. Secondo l’accordo, firmato il luglio scorso l’Agenzia del Demanio si occuperà di svolgere i rilievi architettonici e strutturali, la verifica di vulnerabilità sismica, le indagini geologiche e geotecniche, e tutte le attività preliminari necessarie alla redazione del primo livello di progettazione e successivamente svolgerà la funzione di stazione appaltante e soggetto attuatore.

Fortemente voluto dal Ministero dell’interno e condiviso da tutti gli Enti direttamente interessati, dalla Regione Campania e dal Comune di Torre Annunziata, il progetto rappresenta un esempio virtuoso di riutilizzo e valorizzazione dei patrimoni mafiosi che possono trasformarsi in avamposti permanenti dello Stato sul territorio, al servizio dei cittadini.