A cura della Redazione

Il Presidio di Libera Torre Annunziata ricorda Luigi Cafiero. Sono trascorsi 40 anni da quando, il 21 aprile 1982, il giovane 20enne torrese fu ucciso per errore in un agguato in via Andolfi, scambiato per il vero obiettivo del commando di sicari che lo freddò spietatamente. Insieme a lui c'era la fidanzata Annamaria, che fu ferita ma rimase miracolosamente in vita.

Questa mattina, al Liceo Pitagora-Croce (scuola frequentata da Luigi allorquando fu ucciso), la manifestazione "Ricordiamo Luigi Cafiero. Una memoria che diventa impegno" con la partecipazione degli studenti, della dirigente scolastica Annunziata Langella, del referente cittadino di Libera, Don Ciro Cozzolino, e del comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, colonnello Gennaro Pino. Al termine, è stato piantumato un albero di mandorlo in memoria di Luigi.

Nel pomeriggio, alle ore 19, presso la sala Farro della chiesa della SS. Trinità in via Gino Alfani, si terrà un momento di riflessione nell'ambito di una assemblea pubblica del Presidio dell'associaizone contro le Mafie.

"Luigi ci ricorda i tanti giovani a cui è tolta la speranza del futuro privandoli dell'educazione, della scuola e del lavoro offrendo loro l'illusione del facile guadagno attraverso le vincite al gioco e l'uso dell'alcool e delle sostanze stupefacenti", si legge in un messaggio postato da Libera sulla pagina facebook.

(nella foto, Luigi Cafiero "disegnato" dagli studenti del Liceo artistico "de Chirico di Torre Annunziata)