A cura della Redazione

"Il problema Covid sta diventando serio. Sono stato uno di quelli ad aver fatto in maniera ossessiva appello all'uso della mascherina". Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, torna a parlare dell'emergenza coronavirus nella sua consueta diretta del venerdì su Facebook.

Fa ancora una volta, come settimana scorsa, il raffronto tra i dati attuali e quelli di un anno fa, relativi allo stesso periodo. E le conclusioni sono che i contagi sono aumentati vertiginosamente e, di gran lunga, superiori rispetto al passato. "E parliamo di numeri sottostimati", ha chiosato De Luca, "perché ci sono persone senza sintomi ma positive, che circolano liberamente".

"La ragione di questa nuova esplosione di contagi è legata alla diffusione di due varianti particolarmente aggressive, oltre ad un livello di stanchezza generale nella popolazione dopo due anni di pandemia e, in ultimo, all'idea diffusa che tende ad omologare il coronavirus ad una sorta di influenza. Non illudiamoci che sia così, perché non lo è. Aspettiamo settembre quando avremo nuovi vaccini adeguati alle varianti. Non abbiamo però, al momento, nessuna certezza né sulla produzione né sull'effettiva efficacia di questi nuovi vaccini contro le varianti. E' necessario, quindi, fare la quarta dose nelle RSA, negli ultra 70-80enni perché per l'80% dei casi l'attuale vaccino rimane efficace anche nei confronti delle nuove varianti".

Sul futuro imminente e l'estate, "corriamo dei rischi di avere picchi pesanti anche a fine luglio, prima di arrivare a settembre-ottobre. Dobbiamo riprendere l'abitudine a indossare la mascherina, come ripeto da mesi. Anche se la ricaduta sanitaria è piu leggera, quando i numeri sono questi, 10 volte maggiori rispetto allo scorso anno, per ragioni statistiche rischiamo di avere ricoveri ospedalieri e nelle terapie intensive. I posti letto riservati a pazienti Covid sono già in larga misura occupati. In alcune realtà vi è già il 100% dell'occupazione dei posti letto Covid, come al Cardarelli, al Cotugno, agli ospedali di Caserta e a Nola. Questo vuol dire che è necessario - continua De Luca - ridefinire il piano Covid per la nostra Sanità. Siamo la regione che registra il numero più basso di morti in ragione della popolazione, abbiamo fatto un lavoro straordinario. Dobbiamo continuare a essere la prime regione d'Italia nella battaglia al Covid, pur avendo 10mila dipendenti in meno nella Sanità. In queste ore - annuncia il presidente - ci sarà una riunione con i direttori generali delle ASL e delle Aziende Ospedaliere per stilare il piano, dobbiamo essere pronti per qualunque evenienza. Non possiamo aspettare settembre. Potrebbero esserci misure straordinarie, come la chiusura graduale dei reparti ordinari negli ospedali (da destinare poi ai pazienti Covid, ndr) come già accaduto nella prima fase dell'emergenza. Dobbiamo avere un piano A, uno B e uno C a seconda del livello di contagio. Non possiamo avere pazienti - ha sottolineato De Luca - che giacciano negli ospedali per terra. Ciò, naturalmente, si ripercuoterà anche sui malati non Covid".

In ultimo, De Luca ha attaccato (ancora) il Governo nazionale: "Non ha provveduto a rifinanziare i medici, gli infermieri delle Usca, abbiamo dovuto fare noi come Campania una proroga a carico della Regione fino al 31 agosto per non mandare a casa i dipendenti. Sono cose vergognose - ha tuonato il presidente -. È come se noi il Ministero della Salute non lo avessimo. Sembrano in confusione totale. Ancora oggi non è stato ancora definito l'obbligo dell'uso delle mascherine negli uffici pubblici. Abbiamo la sensazione di navigare a vista. Nel frattempo il Governo e il Ministero della Salute non hanno ancora deciso il riparto del Fondo Sanitario Nazionale per quest'anno. Siamo a luglio e il riparto ancora non c'è. Roma - conclude De Luca - non esiste semplicemente".