A cura della Redazione

Proseguono i lavori per la rimozione delle tonnellate di rifiuti giacenti lungo la spiaggia della Salera a Torre Annunziata.

Un’opera di bonifica alquanto complessa e dal costo complessivo di circa 2 milioni di euro. Lungo quel tratto di arenile sono stati sversati, nel corso degli ultimi 30 anni, rifiuti di ogni genere: materiale edilizio, amianto, pneumatici.

Allo stato attuale per la caratterizzazione dei rifiuti trovati sul posto, tra i quali terre contaminate ed amianto, è stato presentato dalla ditta esecutrice dei lavori il piano di lavoro all’Asl. In attesa della sua approvazione, proseguiranno dalla prossima settimana i lavori di recinzione dell’area triangolare (quella quasi alla fine della bretella), dove c’è la pavimentazione in basalto e dalla quale verranno rimossi i rifiuti non pericolosi.

Non appena verrà approvato il piano di lavoro dall’Asl (si prevede a fine mese), si inizierà con la rimozione dei primi rifiuti contaminati da amianto. I lavori verranno poi sospesi dal 11 al 30 agosto a causa della chiusura delle discariche atte a ricevere i materiali.

Per quanto attiene agli accessi al cantiere, nonostante le recinzioni, i massi in cemento e le telecamere esterne continuano a verificarsi effrazioni e danneggiamenti. 

I tempi di chiusura delle attività, previste per novembre 2022, verranno rispettati, così come ci assicurano dall’Ufficio tecnico del Comune. Queste sospensioni temporanee sono di norma nelle attività di bonifica così complessa come quella della Salera che, ricordiamolo, è stata abbandonata allo sversamento abusivo di rifiuti per oltre 30 anni.

Intanto veniamo informati che talune sospensioni della raccolta dei rifiuti e della bonifica da amianto sono spesso dovute alla necessità di effettuare continue caratterizzazioni ed analisi dei rifiuti riscontrati presso laboratori autorizzati, per questo le attività sembrano ferme ma in realtà continuano lontano dal cantiere.

Infine tutte le attività della Salera sono monitorate costantemente dai carabinieri del Noe e dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata.