A cura della Redazione

Quest’anno ritornerà, dopo due anni di assenza a causa del Covid, la Festa del 22 ottobre in onore alla Madonna della Neve. Una festa, però, sottotono a causa delle scarse risorse finanziate del comune di Torre Annunziata, che per la ricorrenza non ha stanziato neppure un euro.

Smentite comunque le voci che si erano diffuse in città circa il mancato svolgimento della tradizionale processione per le strade cittadine. Il rettore della Basilica della Madonna della Neve, mons. Raffaele Russo, ha diramato un comunicato per riaffermare che la processione ci sarà, secondo l’itinerario degli anni passati: via De Simone, Porto, via Castello, coso Vittorio Emanuele III, piazza Cesàro, corso Umberto I, angolo via Gambardella e ritorno in Basilica.  

Non ci saranno ovviamente i festeggiamenti civili, tranne qualche manifestazione di carattere culturale, né le luminarie per le strade della città e né i tradizionali fuochi pirotecnici. Insomma un ritorno in sordina, nonostante quest’anno ricorra il bicentenario dell’eruzione del Vesuvio, quando la Madonna della Neve fu portata a spalla dai pescatori in processione fino a piazza Santa Teresa, dove un raggio di fioca luce si avventò sullo slargo, e quel fievole bagliore colpì l’immagine di Maria col Bambino. Era il segno della “Mamma nostra” che ammoniva la montagna e rassicurava il popolo torrese di non aver paura. Il Vesuvio li avrebbe risparmiati. Il popolo festante, accolto il messaggio d’amore, portò in processione la sacra icona tra le vie cittadine stracolme di materiale vulcanico. Il voto della città fu ben chiaro. Essa sarebbe stata grata ogni anno, lo stesso giorno, alla Mamma sua adorata, per il miracolo concesso”.

Non mancheranno, invece, le tradizionali bancarelle lungo le strade principali della città, caratteristiche proprio della Festa del 22 ottobre.