A cura della Redazione

Si è svolta in un clima di festa e di partecipazione la processione della Madonna della Neve per le strade di Torre Annunziata.

Il clima favorevole, nonostante il mese di ottobre inoltrato, e la giornata prefestiva hanno contribuito a riempire all’inverosimile piazze e strade della città di gente entusiasta per poter finalmente ritornare a festeggiare dopo tre anni la loro amata Vergine Bruna.

Tutto si è svolto secondo programma. In piazza Cesàro la commemorazione del bicentenario dell’eruzione del Vesuvio, quando l’icona della Madonna della Neve fu portata in spalle dai pescatori per proteggere la città dalla colata lavica. Per l’occasione è stata scoperta la lapide sulla parete della chiesa Santa Teresa di Gesù in ricordo, appunto, di quello storico e tragico evento. In essa è riportato il seguente testo:

“1822 -22 ottobre – 2022. Era mezzogiorno, eppure sembrava mezzanotte, cielo plumbeo, caligine ceneri. Un’oscurità totale, improvviso un raggio di sole squarciò le spesse nubi d’incanto questa piazza avvolta da una luminosità celestiale la lava devastatrice del Vesuvio si arrestò, Torre Annunziata era salva, fervidamente invocata dal popolo, la Madonna della Neve operò il prodigioso miracolo. Quale segno di gratitudine, or sono duecento anni l’Amministrazione Comunale, le comunità parrocchiali con i rispettivi parroci e i loro successori si impegnarono di omaggiare la Vergine con la festa del Voto e a ricordo dell’evento questa lapide posero”.

Presenti alla cerimonia le autorità cittadine: il neo eletto senatore Orfeo Mazzella e i Commissari Fernando Mona e Marco Serra.

La processione è proseguita per corso Umberto I tra due ali di folla festante, con scroscianti applausi che si levavano al passaggio della Madonna.

Ancora una volta, don Raffaele Russo, rettore della Basilica della Madonna della Neve, è riuscito a portare a termine la sua missione: quella di donare al popolo torrese un giorno di festa per omaggiare la sua Santa protettrice.

(Foto di Giuseppe Forcella e Antonello Selleri)