Un’holding proprietaria di una squadra di calcio con un club esclusivo di conti correnti e servizi bancari collegati con il circuito internazionale MasterCard.

Parliamo della holding Casa Reale proprietaria dell’A.C. Savoia 1908.

Questa mattina, mercoledì 21 dicembre, la presentazione del progetto presso la Sala Convegni della società Legea a Pompei, con la moderazione del giornalista Raffaele Auriemma.

Presenti i vertici societari: da Marcello Pica, presidente del Consiglio di amministrazione, a Nazario Matachione, direttore generale, ai consiglieri Elio D’Aquino e Roberto Passariello. Assente il principe Emanuele Filiberto di Savoia, ma collegato on line per il suo intervento.

Ed è stato proprio il principe, dopo i dovuti ringraziamenti, ad introdurre l’argomento. “Dietro il progetto Savoia – ha detto – ce n’è uno più ampio. Vogliamo un calcio pulito perché il territorio merita molto di più. E punteremo sui giovani che hanno perso in questi anni punti di riferimenti importanti. Per questo creeremo un’academy in cui i giovani saranno formati per affrontare con più ottimismo il loro futuro”.   

Poi accenna alla carte di credito che emetterà l’holding Casa Savoia. “Saranno d’aiuto per la realizzazione dei nostri progetti”.

La parola poi passa all’avvocato Francesco Pica, presidente del Comitato di Controllo Etico. “Nella società ci sarà corrispondenza tra valori e trasparenza – afferma -. L’obiettivo è inserire in una realtà complessa idee innovative con la massima trasparenza. Ci sarà un protocollo che rappresenterà l’insieme dei criteri valoriali a cui dovranno uniformarsi i comportamenti di tutti”.

A spiegare il progetto dal punto di vista finanziario, ci ha pensato Marco Limoncelli, manager nel settore bancario e finanziario.

“La nostra holding si fregerà del circuito Mastercard, che è sinonimo di garanzia. Il conto presso il nostro Istituto si potrà aprire con una telefonata. I versamenti effettuati dai contocorrentisti non saranno utilizzati in altre operazioni, come avviene normalmente in una banca. Pertanto il rischio legato ad un suo potenziale fallimento, con noi non c’è. Con le nostre carte di credito sarà possibile non solo fare acquisti nei negozi e su internet ma si potrà usufruire di un’ampia gamma di servizi aggiuntivi”.

Il dottor Matachione pone l’accento sul fatto che in poco più di un mese, si è data finalmente dignità ad una squadra, il Savoia, e ai suoi tifosi. “L’obiettivo ora è quello di trovare un sistema per creare economia – afferma -. Gli utili della holding saranno investiti non solo nello sport ma anche nel sociale. Per questo il progetto da noi messo in campo ha un orizzonte ben più ampio”.

A conclusione degli interventi prende la parola il segretario generale del Savoia Giuseppe Iodice. “Da anni mi ero allontanato dal mondo del calcio, che non era più quello di una volta - commenta -. Troppe influenze esterne, troppi scandali. Il progetto Savoia mi entusiasma tantissimo. Mi entusiasma perché si ispira a valori etici e morali che il calcio in questo momento ha perso. Determinante nella mia decisione di ritornare in campo è stato il dottore Matachione, che mi ha trasmesso un entusiasmo incredibile. Io ho sempre lavorato con squadre che militavano in serie A, come il Napoli, o in serie B come la Salernitana, la Nocerina e lo stesso Savoia di Moxedano. Adesso dopo 40 anni di esperienza nel calcio professionistico accetto questa sfida dilettantistica, con la certezza che al più presto si raggiungeranno obiettivi importanti”.

Alla conferenza stampa è stato presente per un saluto anche il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio.