Un incontro nella sede del Partito Democratico di Torre Annunziata per parlare di lavoro e fiscalità con i senatori Susanna Camusso, componente della Commissione Lavoro, e Antonio Misiani, responsabile economico del Pd, già viceministro di Economia e Finanze del governo Conte II.

Dopo i saluti del presidente Giampiero Nitrato Izzo, e la lettura di un documento a firma del segretario cittadino Giuseppe Manto, assente per problemi personali, hanno preso la parola i rappresentanti territoriali di Cgil e Cisl, Gianfranco Torelli e Matteo Vitagliano, e il segretario generale della Uil di Napoli e Campania Nicola Di Donna. Unanime la denuncia del sindacato nei confronti della proprietà del nascente centro commerciale Maximall Pompeii. “Non riusciamo ad avere un incontro con gli imprenditori del Gruppo Irgenre per parlare di occupazione, nonostante le nostre sollecitazioni in Prefettura e in Regione. Una società che riceve aiuti statali non può non tener conto della grave crisi occupazionale del nostro territorio. In sostanza chiediamo che vengano avviati corsi di formazione per i nostri giovani affinché trovino utile impiego all’interno del mega centro commerciale”.

Poi prende la parola la senatrice Susanna Camusso. L’ex segretaria nazionale della Cgil ha toccato un tema di grande attualità: il decreto lavoro, che lei ha ribattezzato “decreto precarietà”, approvato in Consiglio dei Ministri il 1° maggio scorso. Il decreto interviene sulla riduzione del cuneo fiscale, sulla sostituzione definitiva del reddito di cittadinanza e sull'ampliamento delle possibilità per prorogare i contratti a tempo determinato.

Pesanti critiche da parte della Camusso che vede nel decreto uno strumento per indebolire ulteriormente il Mezzogiorno e rendere ancora più precario il lavoro. “Con la flat tax, o tassa piatta - afferma la senatrice -, verrebbe introdotta un’imposta ad aliquota unica, che sostituirebbe gradualmente l'Irpef e il sistema per aliquote e scaglioni. Tutto a vantaggio dei redditi medio-alti, i cui percettori sono concentrati per lo più nel centro-nord d’Italia. Inoltre con la sostituzione del reddito di cittadinanza con il reddito di inclusione non solo si rende più povero chi già lo è, ma si toglie anche la possibilità a chi ha un salario da fame di percepire un’integrazione al reddito”.

Il senatore Misiani tocca il tema dell’autonomia differenziata, proposta presentata dal leghista Roberto Calderoli e molto contestata dalle opposizioni perché aumenterebbe il divario tra Nord e Sud.

“Infatti con l’autonomia differenziata - commenta Misiani - le Regioni a statuto ordinario, oltre all’attribuzione dell’autonomia legislativa, possono trattenere anche il gettito fiscale, che non sarebbe più distribuito su base nazionale a seconda delle necessità collettive. Ciò metterebbe a rischio l’unità nazionale e acuirebbe le già enormi disparità nei diritti fondamentali dei cittadini, quali quelli all’istruzione, alla mobilità e alla salute”.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è stato un altro argomento di denuncia dell’ex viceministro. “Il 40 per cento dei quasi 200 miliardi di euro stanziati dall’Unione Europea sono assegnati al Sud - continua il senatore -.  Il governo è in forte ritardo e tergiversa sull’assegnazione dei progetti. Un suo fallimento penalizzerebbe soprattutto il Mezzogiorno. Inoltre è insofferente a qualunque tipo di controllo esterno. Ha attaccato la Banca d'Italia quando ha osato criticare il finanziamento del tetto al contante; se l’è presa con il servizio Bilancio del Senato che aveva eccepito sull'autonomia differenziata; ha di nuovo attaccato l'Anac quando ha espresso dubbi sul codice degli appalti, e infine la diatriba con la Corte dei Conti. Insospettisce la tempistica, visto che qualche settimana fa, il rapporto della Corte dei Conti sulla finanza Pubblica aveva evidenziato l'enorme ritardo del Pnrr nei primi 4 mesi del secondo semestre. Tra gennaio e aprile 2023 sono stati spesi solo 1,2 miliardi, il 90 per cento in meno di quanto era stato programmato".

Insomma una bocciatura a tutto tondo dei due decreti “lavoro e autonomia differenziata” da parte dei senatori Pd Camusso e Misiani.

Ha chiuso i lavori il segretario metropolitano del Partito Democratico Giuseppe Annunziata, che ha riportato la discussione sulle tematiche politiche locali. Pur condividendo le critiche nei confronti del partito torrese, Annunziata ha sottolineato l’inizio di una nuova fase, fatta di ascolto e di coinvolgimento dei cittadini nella vita politico-amministrativa della città. “Questa serie di incontri programmati dalla nuova dirigenza locale del Pd - ha concluso – rappresentano appunto un segnale tangibile di cambiamento della linea politica del partito, molto più vicina alle problematiche che interessano l'intera collettività”.

(Nella foto, da sinistra: il senatore Misiani, il dott. Nitrato Izzo, la senatrice Camusso, il segretario metropolitano Pd Annunziata)