A cura della Redazione

In Italia, secondo le statistiche, sono circa 12 milioni i fumatori abituali di sigarette tradizionali, che rappresentano il 24% circa della popolazione (quindi una persona su 4, in Italia, fuma). L’abitudine di bruciare foglie di tabacco e di inalarle ha origini molto antiche e risale addirittura al ‘500, all’epoca della regina Elisabetta I. Mentre le sigarette, come le conosciamo adesso, sono nate nell’800. Nonostante l’uso massiccio che ne viene ancora fatto, sono sempre di più le persone che cercano di smettere di fumare. Questo grazie alle politiche antitabacco attuate dal governo e alla consapevolezza sempre più diffusa dei danni delle sigarette per la salute. Il consumo di sigarette tradizionali è infatti notoriamente dannoso per la salute. Il fumo di sigaretta è associato a una serie di gravi problemi di salute, tra cui il cancro (in particolare il cancro ai polmoni), le malattie cardiovascolari, le malattie respiratorie croniche e molte altre condizioni mediche. Si tratta una delle principali cause di morte evitabile in tutto il mondo. Inoltre, le sigarette tradizionali contengono nicotina, una sostanza che può creare una forte dipendenza psicofisica. Questo rende difficile per molte persone smettere di fumare una volta che iniziano. Anche se sembra difficile, ci sono comunque dei metodi per smettere di fumare che possono essere attuati. Un’alternativa è rappresentata dalle sigarette elettroniche, come anche le sigarette elettroniche usa e getta di Terpy, che hanno un funzionamento diverso rispetto alle sigarette classiche e presentano dei danni minori per la salute.

Come smettere di fumare: trovare la motivazione

Smettere di fumare sigarette tradizionali può essere una sfida, ma è possibile con la giusta motivazione, il supporto e una strategia ben pianificata. Si tratta di un processo che può richiedere tempo e impegno, ma i benefici per la propria salute e il proprio benessere saranno notevoli. Per prima cosa, bisogna trovare la propria motivazione personale per smettere di fumare. Questa motivazione può riguardare la salute, il risparmio economico, la qualità della vita e proteggere le persone care dagli effetti nocivi del fumo. Avendo ben chiara la motivazione, si riuscirà a mantenere l’impegno nel tempo. Poi bisogna fissare una data specifica in cui smettere di fumare, così da avere un obiettivo concreto. Bisogna avere inoltre il giusto supporto delle persone che ci sono intorno (come amici, familiari e colleghi) e, in alcuni casi, potrebbe essere necessario farsi aiutare da un esperto in terapia comportamentale o farsi prescrivere dal proprio medico dei farmaci specifici per smettere di fumare, come il vareniclina o la terapia sostitutiva della nicotina (come cerotti, gomme da masticare o spray nasali). Questi farmaci possono aiutare a gestire i sintomi di astinenza. Bisogna anche riconoscere le situazioni, le emozioni o gli eventi che spingono a fumare. Questi sono noti come "trigger" e possono includere lo stress, l'abitudine di fumare dopo i pasti o socializzare con altri fumatori. Una volta identificati, cercare modi alternativi per affrontare questi trigger senza fumare. Ci sono anche delle app apposite per smettere di fumare. Comunque, come già anticipato, anche le sigarette elettroniche (chiamate anche “e-cigarette” o “e-cig”) possono aiutare nel processo.

Le ricadute possono capitare e bisogna prepararsi, ma non bisogna farsi scoraggiare da questi momenti.

Le differenze tra le sigarette tradizionali e le sigarette elettroniche

Alla base delle differenze tra sigarette elettroniche e sigarette tradizionali c’è il funzionamento. Le sigarette classiche sono formate da un cilindretto di carta con all’interno il tabacco e il funzionamento alla base è quello della combustione. La combustione viene attivata attraverso i comuni accendini oppure utilizzando un altro tipo di fiamma. Questo genere di meccanismo, però, causa il propagarsi di sostanze nocive come il catrame e il monossido di carbonio, ma anche vari idrocarburi e metalli, che sono molto dannosi per la nostra salute. Come già anticipato, poi, nelle sigarette tradizionali è presente la nicotina che porta dipendenza.

Le sigarette elettroniche, invece, non funzionano attraverso la combustione, ma attraverso la vaporizzazione di un vapore da inalare generato da un liquido apposito e non contengono tabacco. L’e-cigarette funziona a batteria, in cui viene propagato calore in una resistenza elettrica formata da un filo di metallo (generalmente rame), che riscalda a sua volta il liquido presente nel serbatoio, che evapora. Dal momento che la combustione è assente, non vengono nemmeno prodotte quelle sostanze nocive che invece vengono prodotte durante il fumo della sigaretta tradizionale. Dato che però la nicotina genera dipendenza, per non eliminarla tutta insieme in un colpo solo, esistono dei liquidi a varia concentrazione di nicotina. In questo modo, l’abbandono di questa sostanza avviene in maniera graduale. 

Fumare sigaretta elettronica: i vantaggi rispetto alla sigaretta tradizionale

I vantaggi dell’e-cig, come è possibile intuire, sono numerosi. Dato che non c’è combustione, fumare sigarette elettroniche al posto delle sigarette tradizionali, fa inalare molte meno sostanze nocive. Inoltre, si smette anche di fumare tabacco, che è tra i fattori di rischio dell’infarto del miocardio e dell’ictus cerebrale. Le sigarette tradizionali tendono anche a danneggiare le cellule del gusto e dell’olfatto e passanso alle e-cig porta subito i benefici dal punto di vista del gusto e dell’olfatto. Le sigarette elettroniche costano anche meno rispetto a quelle classiche.