A cura della Redazione

Pino marittimo in “Curva” in via Gino Alfani: il Comune di Torre Annunziata, dopo essersi avvalso di una consulenza botanica, ha deciso di abbattere l’albero secolare perché malato, nonché pericoloso per i cittadini che frequentano quel luogo.

Per tale motivo l’Ufficio tecnico ha provveduto a circoscrivere l’area interessata con nastro, dichiarandola off limits.

Ma, come spesso accade, la gente non si ferma certamente davanti ad una recinzione così effimera, e quindi, incurante del potenziale pericolo, sta comodamente seduta sulle panchine, come se nulla fosse.

La stessa cosa accadrà con molta probabilità stasera, sabato, con centinaia di giovani che si soffermeranno con molta probabilità nell’area delimitata dal nastro. Pochi, infatti, pensano che quell’albero sia effettivamente pericoloso, e che se fino ad oggi nulla è accaduto, nulla accadrà in seguito.

Ragionamento del tutto insensato: il fatto che l’albero sia in condizioni precarie è sotto l’occhio di tutti, sia per quanto riguarda l’inclinazione anomala del tronco, sorretto da un ceppo quasi completamente marcito, che per la resina che sgorga da una “ferita” di un grosso ramo.  

All’abbattimento del pino si oppone Legambiente “Giancarlo Siani” di Torre Annunziata, convinta che con apposite cure, l’albero possa essere salvato e rimanere lì dov’è adesso, “a testimonianza della bellezza e della maestosità della natura e per il suo valore culturale e storico di un’intera comunità”.