A cura della Redazione

Pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase: interrogazione del consigliere regionale Severino Nappi (Lega) rivolta al presidente della Giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca.

Si susseguono le iniziative dei politici per smuovere le acque in merito all’apertura del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Boscotrecase.

Dopo l’interrogazione del senatore del M5s Orfeo Mazzella al Senato, e di ieri quella del consigliere regionale Severino Nappi in Consiglio regionale. La richiesta è sempre la stessa: la riapertura del pronto soccorso.

In assenza del presidente della Regione, l’assessore alle Attività Produttive, Lavoro, Demanio e Patrimonio Antonio Marchiello ha letto la risposta che gli ha fornito la dirigenza dell’Asl Napoli 3 Sud.

La risposta dell'assessore regionale Antonio Marchiello all'interrogazione di Nappi

“La chiusura del pronto soccorso presso il presidio ospedaliero di Boscotrecase - inizia l’assessore - è a seguito della riorganizzazione delle attività sanitarie che hanno visto la conversione dell'ospedale in Covid Hospital, pertanto in caso di arrivo di utenze che richiede la necessità di intervento in urgenza si procede ad allertare il personale sanitario interno al presidio ospedaliero di Boscotrecase e contestualmente all’attivazione del servizio emergenza 118.

Il presidio ospedaliero di Boscotrecase è configurato, nell’atto aziendale dell’Asl Napoli 3 Sud, come DEA di primo livello, attualmente organizzato con le seguenti unità: unità complessa di cardiologia UTIC, unità complessa di pneumologia, unità complessa di anestesia e rianimazione, medicina d’urgenza, oculistica, radiologia radiodiagnostica, patologia clinica e assistenza farmaceutica ospedaliera dell’area sud. Quindi sono 8 unità complesse. Secondo quanto previsto dalla vigente normativa - continua Marchiello -, negli ospedali sede di pronto soccorso devono essere presenti le discipline di medicina interna, chirurgia generale, anestesia e rianimazione, ortopedia e servizi di supporto in rete di guardia attiva e/o in regime di pronta disponibilità h 24 di radiologia, laboratorio emoteca nonché ulteriori attività di assistenza sempre h 24.

Tenuto conto del numero di accessi al presidio di Boscotrecase negli anni precedenti alla sua chiusura, ai sensi della delibera di Giunta 190 del 2023, le attività di emergenza e d’urgenza possono essere assicurate sono prevedendo arruolamento di specifiche nuove risorse. Ciò costituisce presupposto indefettibile per la riapertura del pronto soccorso del presidio di Boscotrecase.

Nonostante le procedure concorsuali espletate non risultano coperti tutti i posti messi a concorso e precisamente: dirigenti medici di medicina di urgenza, ortopedia, anestesia e rianimazione. Ciò premesso si rappresenta che la carenza di risorse di organico cui è da imputare la oggettiva impossibilità di apertura di alcuni presidi, tra cui allo stato quello di Boscotrecase, costituisce circostanza oggettiva e ben nota che il presidente della Regione non ha mancato di segnalare nel dibattito pubblico nelle diverse sedi istituzionali, insieme ad ulteriori e connesse criticità, il cui superamento indispensabile al fine di migliorare i livelli delle prestazioni e di assicurare effettività ed uguaglianza nel godimento del fondamentale diritto alla salute dei cittadini italiani: necessità di più eque e remunerazioni del personale sanitario, e in particolare di quello impegnato nei presidi di pronto soccorso, riparto più equo del fondo sanitario nazionale, abolizione del numero chiuso nelle facoltà di medicina per consentire la formazione di numero di adeguati operatori sanitari.

Su formale richiesta del presidente della Regione - conclude l'assessore - risulta convocata per il giorno 7 febbraio prossimo una riunione ristretta della Conferenza delle Regioni sul tema del reclutamento e trattamento del personale delle strutture sanitarie, che ovviamente dovrebbe dare una svolta decisiva".