La storia di un ciuccio e del maialino (nella smorfia il numero 4) che gli insegnò a galoppare
l ciuccio e il maialino
Tale e tanto è l’ammore del ciuccio
che pure nella gioia ha un cruccio:
il dolore di chi è rimasto arreta
e ancora allucca e nun se acquieta.
‘O puorco, in braccio, ride felice
Pecchè ‘o core questo gli dice:
“sto bbuono ‘mbracc’ a stu’ ciuccio
E nun simm’ bestie, né io né ‘o ciuccio.
Anzi, come pensano tutti i napulitani
Simm’ cchiù cristian’ ‘e tanti cristiani”
Per la precisione 4 ('O puorco nella Smorfia) è un numero, come tutti i numeri che vanno a predisporre l’Infinito, carico di simboli e richiami. Dalle virtù, cardinali, ai punti cardinali; alle arti del quadrivio, tra cui, appunto, l’aritmetica, la geometria e le loro esaltazioni mistiche, la musica e l’astronomia. Dalle stagioni ai semi delle carte francesi e napoletane; ai segni dello zodiaco che sono anche gli elementi primordiali.
4 - La più salda delle cifre. Solida come la Terra e il quadrato che ne è esoterica sintesi. Tetragona si dice, appunto. E quattro sono le basi di una torre romanica discreta ma che pur prepara le guglie dell’elevazione e, quindi, dell’avvenire.
Solo in Giappone il numero 4 ha un’aura nefasta. Del resto alle interminabili corse di Holly e Benji su improbabili campi ondulati come colline verdi ho sempre preferito le nostalgiche montagne del medesimo colore di Marcella Bella.
Bella. L’aggettivo più adatto, nella sua misura, per una giornata. Come quella di oggi. Che passerà. Sì! Passerà … ”e qui sta la bellezza!”
Eppure resterà in memoria, per raccontare una storia.