Pochi metri sull'arenile, un attimo di esitazione e poi via, nel mare bandiera blu del Parco Marino di Punta Campanella. Tre tartarughe Caretta caretta hanno riconquistato la libertà giovedì pomeriggio a Puolo, borgo marino tra Sorrento e Massa Lubrense. Una giornata emozionante per i tanti presenti, tra cui i bambini della scuola calcio di Massa Lubrense. Le tre tartarughe hanno storie simili, vissute tra sofferenza, paura, sollievo e, finalmente, il tanto agognato ritorno in mare.
Adele, una grossa femmina di quasi un metro di carapace, è stata salvata a febbraio scorso. Era rimasta intrappolata in una rete da pesca al largo del golfo di Salerno. La stessa sorte era toccata pochi giorni dopo a Leonida, un grosso maschio di 70 kg. Anche Misa, una femmina adulta ma di minori dimensioni, aveva vissuto la stessa disavventura. Pescata accidentalmente, aveva rischiato la vita. Tutte e tre sono vive grazie alla sensibilità dei pescatori e al pronto intervento del Centro Tartanet dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella, che le ha messe in salvo e le ha trasportate al centro "A. Dhorn" di Portici, dove sono state curate.
«Una giornata molto bella per il nostro mare e il nostro territorio - dichiara il presidente dell'Area Marina Protetta Punta Campanella, Michele Giustiniani -. Ringraziamo anche la società Cala Di Puolo che ha reso possibile l'evento. Abbiamo voluto invitare i ragazzi della scuola calcio per fagli vivere da vicino l'emozione di quest'iniziativa e trasmettere l'amore per la natura. Inviteremo altri gruppi di ragazzi nelle prossime occasioni perché - ha concluso - la sensibilizzazione nei confronti delle nuove generazioni è fondamentale».
Il Centro Tartanet dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella è attivo da 10 anni e da allora ha salvato e rimesso in mare più di 150 tartarughe.
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