A cura della Redazione

Buone notizie per gli amanti delle escursioni in montagna. Da sabato 26 agosto riapre la funivia del Faito, chiusa in questo periodo per la vori di riammodernamento. A comunicarlo è l'EAV, l'azienda di trasporto regionale che gestisce il servizio. La funivia resterà fruibile fino a novembre per poi - come assicura l'EAV - riaprire a marzo.

«EAV e Regione Campania hanno fatto uno sforzo eccezionale per recuperare alla attualità un impianto archeologico - si legge in una nota -.Abbiamo fatto di tutto per riaprire entro ferragosto ed eravamo pronti ma poi le prove finali hanno dato esito negativo sulla fune di soccorso ed il Ministero non ha rilasciato l’autorizzazione. Abbiamo quindi dovuto sostituire la fune di soccorso a ferragosto. Non ci siamo mai fermati un giorno. Finalmente riapriamo, e con fermata del Campania Express (il treno turistico della Circumvesuviana, ndr) a Castellammare. Le funivie ogni 60 anni devono essere sottoposte all’adeguamento strutturale e normativo. La vita tecnica della funivia del Faito, inaugurata nel 1952, è terminata nel 2012 - spiega l'azienda -, quando è stata chiusa. Per poter rinnovare tale vita tecnica, scongiurandone la chiusura definitiva e, quindi, riaprire l’impianto al pubblico, la norma prevede l’effettuazione di importanti e complessi lavori radicali di ammodernamento tecnico, nonché di adeguamento antisimico e abbattimento delle barriere architettoniche per le due stazioni e per le altre strutture. L’estate 2016 la funivia è stata aperta grazie ad una proroga straordinaria ottenuta dal Ministero e non più ottenibile per il 2017. Alla fine dell’esercizio dello scorso anno (fine settembre 2016) sono state avviate le attività per gli interventi di adeguamento strutturale. Durante i lavori, iniziati nel mese di gennaio 2017, portate a nudo le strutture, sono sorte complicazioni dovute allo stato particolarmente degradato in cui sono state rinvenute le strutture delle due stazioni (travi e pilastri), e si è resa necessaria una variante progettuale meno invasiva sulle strutture esistenti, con il conseguente allungamento dell’iter autorizzativo presso gli organi competenti legato alla necessità di elaborare una variante progettuale, iter che  si è chiuso a metà maggio. Si evidenzia, per fare un paragone, che per i lavori di revisione generale alla funicolare centrale di Napoli,  che hanno cadenza ventennale, è stata prevista la chiusura dell’impianto per un anno. Restano ancora - conclude la nota - dei lavori da completare, ma non relativi all’impianto della funivia in senso stretto».

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