Herbert Samuel definì la burocrazia “una difficoltà per ogni soluzione”. E mai definizione è più rispondente al nostro caso.
L’ingegnere Graziano Maresca, dipendente del comune di Piano di Sorrento, chiede nel 2017 un anno di aspettativa per svolgere l’attività di docente presso un istituto scolastico. Al termine dell’anno di insegnamento, in data 10 maggio 2018, Maresca scrive al sindaco Vincenzo Iaccarino di essere reintegrato nelle sue funzioni dal 1 settembre 2018, chiedendo, ed ottenendo dalla scuola, un anno di aspettativa. Ma solo il 28 agosto, dopo un sollecito inoltrato da Maresca il giorno prima, il Comune decide di chiedere una serie di pareri legali. Tra questi, uno pro-veritate all’avvocato di Torre Annunziata Germaine Popolo.
Ed è interessante quanto la professionista scrive in undici pagine del suo parere: «… in considerazione del fatto che il comune di Piano di Sorrento non abbia fornito alcuna risposta, sussisterebbero i presupposti di legge per la intervenuta formazione del silenzio-assenso. Con la conseguenza che ben potrebbe ritenersi l’istanza del dipendente accolta con tutte le conseguenze di legge». Da qui il consiglio a riammettere, laddove non si sia già provveduto, il dipendente nella categoria e nel profilo precedenti.
Il parere della Popolo è inviato al comune di Piano di Sorrento lo scorso 3 settembre. Due giorni dopo la decisione comunicata dall’ingegnere Maresca di prendere servizio presso l’Istituto Nautico Nino Bixio. L’aspetto più sorprendente, però, è che il Comune aveva provveduto a richiederlo solo il 28 agosto, oltre 100 giorni dalla richiesta del Maresca (10 maggio), e all’indomani del sollecito inviato al Comune da Maresca. E’ proprio questo uno dei passaggi più paradossali della vicenda, come evidenziato nello stesso atto redatto dalla Popolo.
Una serie di interrogativi che a questo punto, quindi, rendono ancora più probabile l’epilogo della vicenda innanzi ad un Tribunale, evidenziando, ancora una volta, le incongruenze della pubblica amministrazione.