A cura della Redazione

"Green Life", ossia "Vita Verde", è una vasta operazione condotta dai carabinieri nel territorio dei Monti Lattari, volta a smantellare la produzione e commercializzazione di marijuana in una zona considerata la Giamaica del Napoletano, caratterizzata dalla massiccia coltivazione di piante di cannabis.

In 7 giorni, i militari della Compagnia di Castellammare di Stabia, coadiuvati dagli Squadroni Eliportati Cacciatori di Puglia e Calabria, specializzati proprio nella ricerca delle piantagioni, hanno arrestato un personaggio di spicco della criminalità organizzata locale e sequestrato un ingente quantitativo di droga e armi. Sette operazioni, quelle condotte dai carabinieri, che evidenziano come i clan della zona abbiano cambiato strategia.

A finire in manette per ricettazione e per detenzione illegale di armi e munizioni, è il 61enne Francesco Di Martino, co-fondatore e boss del clan camorristico Afeltra-Di Martino. A Pimonte i Carabinieri della locale Stazione insieme ai Cacciatori di Calabria hanno perquisito la sua abitazione e le sue pertinenze dove sono stati rinvenuti una pistola marca Sphinx calibro 380, 32 proiettili dello stesso calibro e 4 proiettili calibro 9. La pistola - risultata rubata - era pronta all’uso con colpo in canna ed altri sette proiettili nel caricatore.

A Gragnano, nella località Forma sui Monti Lattari, i carabinieri locali, con il fondamentale supporto dei Cacciatori Puglia, hanno rinvenuto in un’area demaniale - difficilmente raggiungibile perché coperta dalla vegetazione - un sacco con all’interno 2,3 chilogrammi di marijuana e una busta in plastica con dentro 50 cartucce calibro 12. A differenza degli altri anni, sui Monti Lattari non trovano “riparo” solo la droga ma anche armi e munizioni.

Sempre nell’area dei Monti Lattari, ma questa volta nel rione Scanzano a Castellammare, i Carabinieri hanno trovato altra droga e altre armi. Tra le mura di un edificio di via Micheli, che una volta era una scuola, sono stati rinvenuti e sequestrati un involucro con alcune dosi di marijuana, 2 bilancini di precisione, 50 proiettili calibro 9 millimetri, 4 proiettili calibro 9x21 e 11 proiettili calibro 38.

In zona Pedamontana, i militari dell’Arma hanno rinvenuto 15 piante di cannabis indica alte un metro l’una. Anche qui munizioni, sono 22 cartucce calibro 28 quelle che sono state sequestrate.

Scoperte e rinvenimenti che portano anche a indagini e perquisizioni a largo raggio. Denunciata, infatti, una 42enne del posto che nascondeva nella sua abitazione di Gragnano 41 cartucce calibro 12.

Ancora a Gragnano, alle pendici dei Monti Lattari. In un terreno demaniale, sotterrati in un fusto di plastica, c'erano 19,6 chili di marijuana già pronti per essere suddivisi in dosi e smerciati.

Pochi chilometri dopo la città della pasta, siamo in Località Pozzano, a Castellammare di Stabia, sono state scoperte 24 piante di cannabis, poi distrutte, in un’area demaniale. La loro altezza superava il metro ed erano ben esposte agli intensi raggi solari di questo caldo mese di luglio.

A Pimonte, in località Monte Pino, i carabinieri hanno rinvenuto 19 cartucce calibro 12 caricate a pallini, 5 calibro 9x21 e 14 proiettili calibro 9x19.