A cura della Redazione

Giù le mani dalle Terme. Il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, vuole tenere lontani gli speculatori ed assicurare un futuro al termalismo, che al momento resta una chimera, poiché gli stabilimenti termali stabiesi sono in disuso da anni, quello del Solaro è stato saccheggiato e devastato e il parco delle antiche terme è stato riaperto ma senza le acque termali.

La società Terme di Stabia è fallita e la Sint, la società che detiene il patrimonio immobiliare delle Terme, ha venduto i pezzi pregiati (pallone geodetico, area di parcheggio) per non fallire. Al posto dell’hotel delle terme, che cade a pezzi, sorgerà un ospedale.

In questo disastro, il sindaco stabiese, intervenuto sabato sera al Festival della legalità, proprio nel parco delle antiche terme, ha parlato chiaro. “Il Comune non potrà tornare a gestire le terme ma devono restare pubbliche. Una privatizzazione, favorirebbe loschi interessi”. Dichiarazioni anche sul progetto di riqualificazione del rione Savorito: “La nostra Scampia, la nostra Caivano. Risorgerà ma non col progetto commissariale, che era sbagliato. Perderemo i soldi del PNRR ma quel progetto non andava bene”.

Ospite d’onore, alla serata organizzata dal circolo stabiese di Libera, don Luigi Ciotti, ispiratore e fondatore prima del gruppo Abele e poi di Libera. Nel suo accorato discorso, non ha potuto fare a meno di stigmatizzare il malcostume del nostro paese “che ha intitolato un aeroporto a Silvio Berlusconi”.

La serata si è conclusa con lo show del comico lucchese Francesco Fanucchi. Sul palco, anche gli alunni del Liceo Scientifico Severi di Castellammare, con una piece su Peppino Impastato. Come sfondo, un’enorme bandiera della Palestina e l’eco, tra il pubblico, di una polemica montata in un altro liceo, il classico Plinio Seniore, dove, stando ad un post dell’associazione “Campania in ascolto”, sarebbe stato imposto ad un alunno di togliere dal banco un astuccio a forma di barchetta, che simboleggiava la vicinanza alla missione umanitaria Global Sumud Flotilla.

In chiusura, i saluti del giovanissimo coordinatore del gruppo stabiese di Libera, lo studente Giacomo D’Elia, di appena sedici anni.