A cura della Redazione
L’ombra di un depuratore industriale al confine tra Torre del Greco e Torre Annunziata diventa sempre più netta. A distanza di pochi mesi dal possibile lasciapassare della Regione Campania alla costruzione dell´ Ecomostro in zona Leopardi, le associazioni torresi fanno fronte comune per evitare la creazione dell’impianto di rifiuti tossici nell’area vesuviana. Per questo, lo scorso lunedì 6 settembre 2010, le Associazioni “Per il rilancio di Torre del Greco” ed “Affaritorresi” si sono riunite nella sala conferenze dell’Hotel Holidays. All’ordine del giorno, la situazione del maxi depuratore di scorie tossiche da costruirsi nei pressi delle officine delle Ferrovie dello Stato, viale Europa. Chiaro il progetto impostato dalle associazioni, e che passa per una serie di interventi, di tentativi intenti a scongiurare la costruzione di un impianto che dovrebbe occuparsi di smaltire scorie tossiche provenienti da più parti d’Italia. “In primo luogo l’associazione si occuperà di sensibilizzare - ammette Carlo Ceglia, presidente dell’Associazione per il Rilancio di Torre del greco - ed informare correttamente tutti i cittadini su tale questione: molti sono i torresi che hanno confuso il depuratore di scorie tossiche con un normale impianto di depurazione delle acque. In secondo luogo, l’associazione coinvolgerà i torresi in tutte le iniziative che, in comunione d’intenti con le altre realtà locali, e con la presente Ass. “Affaritorresi” si organizzeranno per evitare che l’ecomostro venga realizzato”. Ma oltre la voce della cittadinanza si punta anche ad una risposta tecnica alla creazione del depuratore: “L’associazione si impegnerà, - continua Ceglia - con le altre realtà locali, alla realizzazione di una squadra di tecnici ed esperti, tra ingegneri, avvocati, geometri, tecnici che operano in tale ambito, con l’intento di esaminare tutta la documentazione relativa l’impianto, con l’intento di cercare una falla, un appiglio per poter adire agli enti competenti, al fine di ottenere la conclusione definitiva dell’iter procedurale per la costruzione del depuratore”. Nel corso della riunione si è discusso inoltre delle problematiche inerenti ai campi rom. L’associazione "Affaritorresi", visti i fatti di cronaca che ultimamente stanno interessando proprio gli assemblamenti nomadi e vista la mancata risposta da parte del sindaco e di tutta l’amministrazione alla missiva inviata loro mesi fa per richiedere un sopralluogo al campo rom torrese, ha deciso di reagire con le proprie forze contro lo stato di profondo degrado in cui vivono decine di famiglie rom. 1. In primo luogo l’associazione cercherà CONTATTI con quelle istituzioni ecclesiastiche e scolastiche che, in prima persona, prestano attenzione alle vicissitudini delle famiglie rom. 2. In secondo luogo l’associazione si impegnerà a visitare personalmente il campo rom, accompagnata dalle forze dell’ordine, per constatare le reali condizioni delle famiglie rom. 3. In terzo luogo, l’associazione si impegnerà affinché l’amministrazione, nel rispetto delle normative europee, trovi una collocazione migliore per il campo nomadi di traversa Agnano. COMUNICATO