A cura della Redazione
"Dopo la blasfema esposizione di un lercio lenzuolo al balcone della sede IDV in occasione della festa dell´Immacolata, alla vigilia del Santo Natale non potevano mancare dichiarazioni ed accuse infondate nei confronti del sindaco Ciro Borriello, per cercare di avvelenare il clima festivo e per conquistare qualche riga di giornale, anche se poi le notizie, pur provenienti da politici a livello nazionale, non sono altre che patacche". E´ questo l´incipit della nota diffusa sul sito internet del Comune di Torre del Greco a firma del portavoce del primo cittadino. Nei giorni scorsi, Borriello era stato oggetto di attacchi da parte dell´Italia dei Valori, che in un manifesto aveva denunciato l´assegnazione dell´appalto della Cittadewlla dello Sport alla ditta Cesaro Costruzioni Generali srl, che fa capo al fratello del presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro. "Un appalto tanto importante da registrare la partecipazione di una sola ditta: la Cesaro Costruzioni Generali Srl (e tutte le altre imprese? Sparite...", aveva scritto il commissario cittadino dell´IdV, Gerardo Guida. "Un nostro politico di levatura nazionale ancora nell´IDV - prosegue il comunicato del portavoce di Borriello - ha scoperto che delle imprese provenienti da una particolare area del Casertano si sono aggiudicate una serie di appalti nel Comune di Torre del Greco e di questo attribuisce la colpa al sindaco Borriello. Un politico di levatura nazionale dovrebbe ben sapere che i sindaci non hanno alcun potere decisionale nel complesso meccanismo delle aggiudicazioni degli appalti. Poichè la maggioranza delle aggiudicazioni avviene attraverso il sistema della "media mediata dell´offerta", si capisce che, anche per un calcolo di probabilità, quel gruppo di imprese ha maggiori possibilità di raggiungere la media mediata, aggiudicandosi l´appalto. Ora un politico di levatura nazionale . continua il comunicato -, se in questa sistema di aggiudicazione previsto dalle norme in vigore, ravvisa anomalie o imperfezioni, ha il dovere di proporre in sede parlamentare opportune modifiche a queste norme e se poi ha riscontri di brogli o vizi di forma, deve recarsi in Procura e sporgere opportune denunce. Ci domandiamo perché non l´ha fatto e perché non lo fa adesso. Evidentemente la strada di lanciare accuse a vanvera è meno impervia e impegnativa della retta via istituzionale, che ha percorsi precisi e che presuppongono conoscenza delle procedure di legge e autorevolezza personale".