A cura della Redazione

«L’area sud della pedemontana del Vesuvio, in particolare le pinete ad accesso libero di via Montagnelle, via Pisani e Cappella Orefice a Torre del Greco, stanno diventando ricettacolo di rifiuti pericolosi, scarti edili e tessili sversati illegalmente e incendiati». La denuncia arriva dalle associazioni che formano la Rete a difesa del Vesuvio, costituita da Primaurora; Volontari per il Vesuvio; Mtb Vesuvio; Vesuvio Mountainbike; Aucelluzzo; CAI/TAM Campania; Forum dei Giovani di Torre del Greco; Salute ambiente Vesuvio; Fondalicampania; Let's do It! Italy; Falchi del Vesuvio; Università Verde.

Le zone in questione sono proprio quelle che, nel corso della recente Pasquetta, sono state invase da centinaia di persone che dopo le scampagnate hanno lasciato le aree del parco come discariche a cielo aperto, con vari tipi di rifiuti nocivi e pericolosi. E che, domenica scorsa, furono ripulite proprio dai volontari nell'ambito dell'iniziativa "Pulizie Post Pasquetta".

«Dopo l’incendio doloso, nei giorni scorsi, di molti sacconi depositati illegalmente nelle pinete, stamattina i volontari hanno trovato altri cumuli di rifiuti che saranno certamente bruciati - riferiscono le associazioni -. La zona sta diventando una discarica, dobbiamo fermare questo scempio».

«Come Rete a difesa del Vesuvio, creatasi quasi spontaneamente dopo gli incendi di quest'estate - dice Clementina Sasso, referente di Aucelluzzo - siamo stati a preservare e ripulire le pinete di Torre del Greco nei giorni pasquali. Abbiamo rinvenuto e stiamo denunciando la presenza di sacconi di rifiuti tessili ammucchiati proprio nelle zone dove siamo intervenuti. Questo succedeva qualche giorno fa e stamattina ne sono stati rinvenuti altri, presumibilmente scaricati stanotte, mentre quelli vecchi sono stati ritrovati bruciati. Nel contempo, leggiamo che il Comune sta pensando di rescindere il contratto con la ditta attualmente preposta allo smaltimento rifiuti per inadempienza. Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per portare a termine quanto iniziato».

«Questi sversamenti illeciti a Torre del Greco - afferma Silvano Somma, presidente di Primaurora - fanno male all’immagine della collettività e al commercio di prodotti tipici perché le persone potrebbero suggestionarsi e non comprare più i prodotti coltivati in queste terre».

«Il giorno 4 aprile - aggiunge Massimo Ginelli, Osservatore Civico Regione Campania (autore della foto pubblicata) - ho inviato una segnalazione alla segreteria degli Osservatori Civici, ed il giorno 5 alla SMA CAMPANIA. La stessa denuncia è stata inoltrata dalla Rete a difesa del Vesuvio ai dirigenti del Comune di Torre del Greco. Sta di fatto che, dopo dieci giorni, i rifiuti sono stati dati alle fiamme e stamattina sono comparsi nuovamente cumuli che saranno presto incendiati. E’ allarme».

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