A cura della Redazione

I giovani di Libera scrivono ai genitori di Giovanni Guarino, il 19enne di Torre del Greco ucciso con una coltellata domenica scorsa mentre si trovava in compagnia di un amico, quest'ultimo rimatso ferito, nel luna park a Leopardi. Per il delitto, e il tentato omicidio dell'amico, sono indagati due minorenni di Torre Annunziata.

Una lettera che è stata letta nel corso di una videoconferenza promossa dai ragazzi del Presidio dell'Associazione contro le Mafie di Torre Annunziata, guidato da Don Ciro Cozzolino, parroco della SS. Trinità, alla quale hanno partecipato anche i figli di Antonio Morione e Maurizio Cerrato, altre due vittime innocenti della follia criminale che purtroppo attanaglia il nostro territorio.

Di seguito, pubblichiamo il testo della missiva indirizzata ad Antonio e Marianna, papà e mamma di Giovanni. Parole che esprimono il più sentito dolore e la piena solidarietà per la tragedia che stanno vivendo. Al contempo, un messaggio di speranza per il futuro e un appello alle Istituzioni per liberare questa bella e martoriata terra dal giogo criminale che genera solo sofferenza.

Carissimi Antonio e Marianna, ci uniamo al vostro dolore, il vostro grido dì giustizia per Giovanni è anche il nostro.

Abbiamo bisogno di sentirci accompagnati di sapere che un futuro è possibile. La notizia, appresa dai media, che dei giovani della nostra città abbiano potuto compiere un gesto tanto efferato, ci sgomenta e ci fa dire con chiarezza che ci è estraneo. Siamo giovani che con impegno non vogliamo arrenderci e vogliamo sperare, nonostante il contesto esterno non ci aiuti.

Il dolore ci assale e ci toglie il respiro ma resistiamo. In questi anni abbiamo dovuto piangere diversi morti: Maurizio Cerrato, Antonio Morione e in questi giorni ricorre l'anniversario di un altro giovane come noi: Luigi Cafiero, che per mano della camorra fu ucciso il 21 aprile 1982 semplicemente perché fu scambiato per un'altra persona.

Giovanni, non è morto invano e lo porteremo sempre nei nostri cuori. Sarà il nostro punto di riferimento, sarà la memoria che diventa impegno per una società diversa. Chiediamo alla famiglia di Giovanni di poterci incontrare nei tempi e nei modi che lei deciderà. Ci teniamo a sottolineare che a Torre Annunziata ci sono tanti giovani sono al vostro fianco e vi sostengono perché la violenza non ci appartiene. Anzi, la combattiamo: lo abbiamo gridato forte anche il 21 marzo quando con il Presidio di Libera siamo andati a Napoli, lo affermiamo forte quando non ci arrendiamo ma lottiamo ogni giorno con il nostro impegno. Chiediamo alle istituzioni di accompagnarci, di non lasciarci soli. Chiediamo che si ristabilisca la giustizia sociale nei nostri territori perché non vogliamo piangere altri morti. Torre del Greco e Torre Annunziata devono vivere.

Basta con la violenza, abbiamo bisogno di Pace!

I giovani del Presidio Libera di Torre Annunziata