A cura della Redazione

Cedimento di un affresco a Villa Sora a Torre del Greco. Il sito archeologico, di epoca romana (risale al I secolo d. C.) è sotto la competenza del Parco Archeologico di Ercolano che è intervenuto subito con i suoi funzionari per verificare i danni e provvedere al ripristino e alla conservazione del dipinto.

La Villa era un tipico esempio di una domus d'otium, in cui trovare relax - diremmo oggi - lontano dal caos cittadino. Era infatti affacciata sul mare e si estendeva, in tutte le sue parti, fino all'attuale via Nazionale (zona altezza cimitero).

"Il cedimento accende i riflettori su un tema attuale che interessa l’intero territorio del golfo di Napoli ed è lo sciame sismico che quotidianamente ci interessa - spiega il direttore del sito di Ercolano, Francesco Sirano - e sul quale il Parco è particolarmente attento. Non possiamo escludere che il crollo sia dovuto proprio a tali fenomeni, che si sommano alle sollecitazioni che i diversi mutamenti dello scenario climatico determinano anche sul patrimonio culturale".

Per Sirano, "garantire la sicurezza del patrimonio e di tutti coloro che lo vivono, dai lavoratori ai visitatori, è una delle direttrici principali del nostro operato, in un processo di continuo miglioramento ed adeguamento alle circostanze ambientali e agli elementi di contesto. Ad esempio sono recenti gli interventi per l’installazione di defibrillatori nel Parco di Ercolano. Interpretiamo con fierezza la recente assegnazione della Villa al patrimonio di competenza del nostro Parco, come siamo abituati oramai da tempo il territorio è il nostro riferimento costante nella costruzione di rete, e dunque anche in questo caso uno dei nostri orientamenti è la creazione di un networking territoriale di sinergie con tutte le istituzioni, associazioni, stakeholders, che nel tempo hanno già manifestato il loro amore per il patrimonio culturale, come il Comune di Torre del Greco e Archeoclub, pronti a rendersi protagonisti dell’attivazione delle forze positive per la manutenzione e la valorizzazione della cultura”, conclude il direttore.