A cura della Redazione
´Garibaldi´, è stato definito così il coraggioso imprenditore di Torre Annunziata che, con la sua dettagliata denuncia, ha permesso di far luce su una serie di estorsioni perpetrate da esponenti di entrambi i clan attivi sul territorio. L´operazione condotta dai carabinieri all´alba, coordinata dalla Dda di Napoli, è stata proprio denominata ´Garibaldi´ dal nome in codice con cui veniva chiamato il proprietario del cantiere nautico, ed ha portato all´arresto di 11 persone. L´uomo nello scorso mese di febbraio ha raccontato ai carabinieri le maxi-tangenti che era stato costretto a pagare per poter proseguire in tranquillità la propria attività imprenditoriale. I clan Gionta e Gallo-Cavalieri, dopo aver stipulato una sorta di ´pax´ avevano deciso di unirsi per poter taglieggiare in modo capillare commercianti e imprenditori dell´area torrese. Lo stesso ´Eroe dei due mondi´, così come viene definito l´imprenditore coraggio, era stato costretto a pagare, nel giro di pochi mesi, circa 40mila euro. Somma versata non solo in prossimità delle festività pasquali e natalizie, per le esigenze e i bisogni dei carcerati e delle loro famiglie, ma anche a subire ogni sorta di vessazioni. Nel corso di una conferenza stampa che si è svolta negli uffici della Procura di Napoli, il comandante della Compagnia di Torre Annunziata, colonnello Andrea Paris, ha spiegato come ´Garibaldi´ fosse considerato come una sorta di ´bancomat´ per gli affiliati e gli accoliti delle organizzazioni camorristiche. Le dichiarazioni rese dall´imprenditore, infatti, hanno messo in evidenza come gli venissero addirittura chiesti soldi per poter comprare sigarette oppure scarpe di marca. L´imprenditore era stato, inoltre, costretto anche ad assumere personale fedele ai due clan al punto da generare ulteriore danno economico ai disagi derivanti dal versamento delle cospicue tangenti. In più di un´occasione l´uomo era stato anche intimorito da personaggi dei clan che si sono presentati nel suo cantiere imbracciando kalashnikov. Più volte era stato, inoltre, intimorito e condotto a Palazzo Fienga, storica roccaforte del clan Gionta di Torre Annunziata. Tra gli arrestati c´è un ragazzo di 17 anni, il cui ruolo era quello di esattore. Nel corso di una conferenza stampa, il procuratore aggiunto Rosario Cantelmo ha elogiato la decisione dell´imprenditore e ha detto che il verbale in cui ha denunciato i camorristi ha un valore civile talmente alto che dovrebbe essere letto nelle scuole. (foto repubblica.it) I nominativi degli arrestati: Michele Amoruso (19 anni); Raimondo Bonfini (19 anni); Tullio Calabrese (62 anni); Giuseppe Di Nocera (30 anni); Mario Genovese (38 anni); Francesco Iapicca (45 anni); Ludovico Lamberti (36 anni); Maurizio Perna (29 anni); Felice Praitano (26 anni); Antonio Solimeno (41 anni); G. A. (17 anni).