A cura della Redazione

Gli uomini della Polizia di Stato del Commissariato di Ischia hanno tratto in arresto un pericoloso latitante, il 34enne tunisino Akili Ayman, responsabile di omicidio volontario e destinatario di un ordine di carcerazione per una pena detentiva di 18 anni e due mesi, sancita con sentenza irrevocabile della Corte d’Appello di Venezia nel maggio 2013.

Il tunisino si era reso responsabile - insieme a due complici - di un efferato delitto costato la vita il 6 agosto 2001 ad un marocchino nell’area boschiva pertinente le ex cartiere Fedrigoni a Verona. Il marocchino veniva rinvenuto cadavere, attinto da fendenti all’addome, con un grosso coltello da cucina conficcato nel braccio sinistro. Il movente dell’omicidio scaturiva nell’ambito di un regolamento di conti per lo spaccio di stupefacenti.

L'uomo, da allora, si era reso irreperibile.

Nel primo pomeriggio di ieri, a Forio, ai poliziotti del Commissariato di Ischia, impegnati nei servizi di controllo del territorio, non sfuggiva l’atteggiamento sospetto di tre uomini fermi in strada, i quali, alla vista della Volante, cercavano di allontanarsi nel chiaro tentativo di eludere un controllo. Insospettiti dalla condotta posta in essere dai tre soggetti, gli agenti invertivano il senso di marcia, raggiungendoli. Il tunisino si dava alla fuga ma veniva prontamente inseguito e bloccato dai poliziotti, per poi essere condotto negli uffici di polizia per l’identificazione. Grazie ai rilievi dattiloscopici emergeva che il soggetto era destinatario dell’ordine di carcerazione, in virtù del quale veniva immediatamente condotto al carcere di Poggioreale.

Sconterà i 18 anni di carcere a cui voleva sottrarsi nascondendosi sull”Isola verde”.

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