A cura della Redazione

Disperso in mare, viene salvato da un pescatore. E' accaduto nel pomeriggio di sabato 25 novembre al largo delle acque antistanti Rovigliano, in prossimità delle cosiddette Sette Scogliere a Torre Annunziata. 

Un 66enne oplontino, O. V., era uscito in barca insieme ad un amico. Erano partiti da Castellammare di Stabia in direzione Torre Annunziata ma a segutio di un'avaria al motore del natante, si erano dovuti fermare in località Sette Scogliere. A quel punto, l'amico decide di sbarcare per chiedere aiuto, Il motore dell'imbarcazione, però, torna a funzionare e così il 66enne alla guida decide di rientrare in porto da solo a Torre Annunziata.

Trascorsi oltre 40 minuti, la barca non giunge a destinazione e così scatta l'allarme. Viene allertata la Sala Operativa oplontina della Capitaneria di Porto (comandante Albertro Comuzzi) che, a sua volta, contatta quella stabiese diretta dal comandante Guglielmo Cassone. I militari quindi avviano immediatamente le operazioni di soccorso con un battello pneumatico ed una motovedetta, nonché con l'ausilio di una pattuglia da terra. 

Vengono perlustrate le spiagge del litorale, il sottocosta e il mare aperto. Dopo circa 40 minuti viene individuata l'imbarcazione semiaffondata in prossimità del canale di accesso del cantiere Apreamare, non molto lontano dalle Sette Scogliere.

Poco distante, un pescatore riferisce di aver individuato in acqua il 66enne, ormai stremato dalla fatica, e di averalo riportato a terra. La Capitaneria si reca sul posto per appurare le condizioni di salute dell'uomo, mentre le unità navali del Corpo si accertano che l'avaria allo scafo non abbia provocato inquinamento marino e mettono in sicurezza il natante in modo da non rappresentare un pericolo per la navigazione delle altre imbarcazioni.

Sono in corso accertamenti di rito per verificare l'esatta dinamica e le cause dell'accaduto.

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