A cura della Redazione

Incendio doloso. E' l'accusa mossa dalla Procura della Repubblica di Nola nei confronti di quattro persone, ritenute responsabili di aver dato alle fiamme un capannone locato all'interno del CIS di Nola, provocando danni anche alle strutture adiacenti e mettendo in pericolo l'incolumità altrui.

Aniello Iervolino finisce ai domiciliari, mentre ai fratelli Antonio, Angelo e Massimo Pagano è stato applicato l'obbligo di dimora nel Comune di San Giuseppe Vesuviano.

Iervolino è il rappresentante legale della società GIAM srl, gli altri tre invece sono dipendenti della stessa. 

Gli agenti del Commissariato di Polizia di Nola hanno avviato le indagini a seguito dell'incendio, visionando i filmati della videosorveglianza e prendendo spunto dalla relazione tecnica dei vigili del fuoco che intervennero per domarlo.

Per l'accusa, l'incendio fu appiccato per ottenere il risarcimento dalla compagnia assicuratrice.

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