A cura della Redazione

Duro post del Savoia su Facebook in relazione agli episodi di intimidazione ed aggressione subita dai dirigenti del club a da due giornalisti della testata solosavoia.it di Torre Annunziata, Rodolfo Nastro e Giuseppe D'Ambrosio (ai quali rinnoviamo la nostra vicinanza e solidarietà), prima della partita tra Afragolese e i biancoscudati.

"Una vergogna inaudita. Non ci sono parole o forse sarebbero troppo pesanti per descrivere quanto successo stamattina allo stadio Moccia di Afragola - scrive il club -. Situazioni incresciose, vergognose che niente hanno a che vedere con lo sport e che sono frutto della premeditazione e probabilmente anche della frustrazione di chi, con vili ed anacronistici mezzucci, vorrebbe spostare la contesa oltre il rettangolo di gioco, che ha peraltro espresso un giudizio chiaro ed incontrovertibile della manifesta superiorità dei bianchi".

Poi la versione fornita su quanto successo. "La violenza e la barbarie si è perpetrata prima ai danni del pullman che trasportava i bianchi, al quale non è stato consentito l'ingresso al campo e che è stato preso a sprangate da numerosi tifosi. L'autista è stato poi costretto ad allontanare il pullman dall'impianto ed aspettare l'arrivo della Polizia per entrare nello spiazzale che porta agli spogliatoi".

Il comunicato prosegue descrivendo le intemperanze dei tifosi di casa, rei di aver lanciato "pietre, bombe e di aver preso a sprangate il pullman. Il tutto sotto gli occhi del commissario di campo che ha accompagnato i bianchi e refertato quanto accaduto".

"La violenza più grave - prosegue il post - si è però abbattuta sulla dirigenza biancoscudata che, dopo le minacce pervenute in settimana dai social e quant'altro, viene presa a calci da ignoti aiutati da steward, impiegati dalla società Afragolese, che devastano l'auto su cui erano a bordo il presidente Nuzzo ed il vice presidente Ruggiero, entrambi aggrediti con spranghe e che finiranno la loro corsa in macchina con un vetro rotto e tanti colpi sull'auto".

Ai giornalisti torresi, il sodalizio oplontino ha espresso "piena solidarietà. Arrivati al Moccia, infatti, nonostante richiesta d'accredito approvata, sono stati costretti a scappare perché presi a sprangate e aggrediti. Al Giraud (all'andata, ndr) invece i giornalisti afragolesi e l'addetto stampa rossoblu avevano condotto il loro lavoro nel migliore dei modi in sala stampa".

Nella nota del club torrese, si parla di "minacce" subite da un dirigente dell'Afragolese e di una "aggressione al presidente Nuzzo nella zona antistante gli spogliatoi da persone riconducibili alla società rossoblu, che sarà denunciata".

"All'andata - conclude il comunicato -, ai dirigenti dell'Afragolese e ai suoi tesserati non fu mosso un dito contro nonostante le provocazioni, ad Afragola invece abbiamo assistito ad un qualcosa di incredibile. Prendiamo atto di quanto successo e prendiamo completamente le distanze con la speranza, che negli anni a venire, possano essere solo lontano ricordo tali vicende".

Dal canto suo, l'Afragolese - ribadendo la solidarietà ai giornalisti torresi, che "avrebbero (sarebbe stato meglio dire hanno, ndr) subito intimidazioni da un ristretto gruppo di persone e non hanno potuto assistere alla partita e svolgere regolarmente il proprio lavoro", recita il comunicato dell'ufficio stampa - "prende le distanze da qualsiasi forma di violenza avvenuta all’esterno dello stadio e provocata da persone che di certo non possono rappresentare una città ed una tifoseria intera".

La società definisce tuttavia "strumentali" le "fantasiose ricostruzioni (di quanto accaduto, ndr) riportate soprattutto dalla società ospite, e ci tiene a precisare che all’interno dello stadio non c’è assolutamente stata alcuna intimidazione nei confronti della squadra e dei dirigenti del Savoia. Stiamo assistendo ad un gioco al massacro da parte di alcuni organi di stampa e dalla stessa società Savoia - prosegue la nota - attraverso la sua pagina ufficiale Facebook. Si stanno riportando ricostruzioni non veritiere di ciò che è successo all’interno dello stadio fin dall’arrivo del pullman del Savoia". Ricostruzioni che sarebbero tutte "menzogne atte a distorcere la realtà". 

Per l'Afragolese, l’allenatore del Savoia Franco Fabiano avrebbe "esordito con una vera e propria scenata, inveendo premeditatamente contro alcuni presenti". Mentre il patron Nuzzo viene accusato di aver investito con l'auto su cui viaggiava due collaboratori all’arrivo allo stadio. "Un addetto alla porta e uno steward sono stati condotti in ospedale. Il fatto che il signor Nuzzo si sia fatto medicare - continua il comunicato -, come riportano alcuni organi di stampa, è solo un goffo tentativo di giustificare il suo atto teppistico nei confronti di due nostri collaboratori che in quel momento stavano solo svolgendo il proprio compito".

"Chiudiamo ribadendo la nostra totale solidarietà ai giornalisti di solosavoia.it - conclude il comunicato  - e invitando il presidente del Comitato Regionale, Salvatore Gagliano, a venire al Moccia per constatare di persona non solo la correttezza della stragrande maggioranza dei tifosi afragolesi, che non può essere minata dalle azioni di una minoranza ristretta di individui, ma anche quella di tutti i componenti della nostra società che, non ci stancheremo mai di ripeterlo, è composta da tutte persone per bene".

Abbiamo riportato i comunicati delle due società. Sta di fatto che una giornata di sport si è trasformata in una battaglia (fisica e dialettica) che ha coinvolto loro malgrado anche due nostri colleghi che avrebbero voluto fare semplicemente il loro lavoro, e sulla quale saranno gli organisimi federali a pronunciarsi, inclusa la Giustizia sportiva (ma, forse, anche quella ordinaria).

Intanto anche l'Aicovs (Associazione italiana contro la violenza negli stadi), per il tramite del suo presidente Rosario Iannucci, ha fatto pervenire la propria vicinanza e solidarietà ai giornalisti e ai dirigenti della società Savoia Calcio coinvolti nell'incresciosa vicenda. 

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