A cura della Redazione

Era di Torre Annunziata, Nunzio Viola, 53 anni, uno dei due operai morti a seguito dell'incidente avvenuto nell'area commerciale del porto di Livorno.

Una forte esplosione di un grosso serbatoio in un deposito ha provocato il decesso del 53enne originario della città oplontina, e di Lorenzo Mazzoni, 25 anni.

Entrambi erano dipendenti della Labromare, società che si occupa di bonifiche ambientali. Stavano effettuando alcuni lavori di manutenzione all'interno del deposito costiero della società Neri. L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di oggi. La Procura ha aperto una inchiesta.

Viola era partito oltre venti anni fa da Torre per andare in Toscana a cercare lavoro insieme alla moglie, anch'ella torrese. I familiari abitano a Torre Annunziata, in via Roma.

Insieme alla moglie e alle quattro figlie, risiedeva nel Comune di Collesalvetti, nella provincia livornese. La donna, stando a quanto abbiamo appreso, al momento della tragedia si trovava in treno diretta proprio a Torre Annunziata, per trascorrere le festività pasquali. Qui poi avrebbe dovuto raggiungerla anche il marito.

"L’Amministrazione comunale di Collesalvetti - si legge nella nota del Comune toscano -, nell’esprimere alle famiglie delle vittime e ai colleghi cordoglio e vicinanza in questo tragico momento, d’intesa con quella di Livorno, ha deciso di proclamare il lutto cittadino congiunto in occasione delle esequie dei due caduti e di porre fin da subito le bandiere del Comune a mezz’asta e listate a lutto".

"Un abbraccio forte, a nome di tutto il Comune di Collesalvetti, alla moglie, alle figlie e a tutti i familiari di Nunzio Viola - dice il sindaco Lorenzo Bacci - nei confronti dei quali mi metto da subito a disposizione. Siamo sconvolti, non è ammissibile morire di lavoro nel 2018, chiediamo con forza alle autorità preposte che vengano accertate le cause di questo tragico incidente".

"Siamo di fronte a una tragedia immane - afferma Il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin. Tocca contare l'ennesimo incidente sul lavoro che strappa due uomini innocenti alle loro famiglie. In questo momento drammatico per tutta la città il mio primo pensiero è per loro. A queste mogli, madri, figli. A ognuno di loro va il mio più profondo cordoglio, il mio sostegno e la massima vicinanza. Più forte del dolore, in questo momento, è soltanto la rabbia. A tutti i lavoratori,  in particolare a quelli che  operano in ambiente portuale, la politica deve garantire costantemente la massima sicurezza e non le vuote chiacchiere. La fine di una vita non ammette tentennamenti e impone risposte coraggiose; soprattutto impone risposte immediate. In questo momento le autorità preposte sono impegnate a far luce su questa terribile vicenda, mi auguro che riescano a chiarire al più presto - conclude - le dinamiche dei fatti e accertare le eventuali responsabilità”.

Giovedì 29 marzo, alle 21, a Livorno, le organizzazioni sindacali hanno promosso una fiaccolata per ricordare i due lavoratori morti.

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