A cura della Redazione

Maxi rissa in un condominio in via Plinio: parte il processo per tutti i protagonisti dell'incredible zuffa di tre anni fa.

La rissa avvenne alle 19 dell'11 giugno 2015, nella strada di confine tra Torre Annunziata e Pompei. Una lite tra due famiglie che abitano allo stesso piano in un palazzo, nata in un primo momento per futili motivi, e poi degenerata. In tre finirono in ospedale e fu necessario l'intervento di carabinieri e vigili urbani per riportare la pace nel piccolo condominio della periferia di Torre Annunziata.

Ieri mattina, dinanzi al giudice monocratico del tribunale di Torre Annunziata, Emanuela Cozzitorto, alla sbarra c'erano cinque persone appartenenti ai due nuclei familiari e sono stati ascoltati i primi testimoni dell'accusa, rappresentata in aula dalla pm Andreana Ambrosino. A parlare è stato Egidio Valcaccia, comandante della Stazione Carabinieri di Torre Annunziata, intervenuto in un secondo momento, quando uno dei partecipanti alla maxi rissa era già in ospedale a farsi medicare e suo figlio, invece, era seduto su un divano, dolorante. 

Giunti in ospedale a più riprese, i medici non diagnosticarono a nessuno di loro ferite gravi. Tutti se la cavarono con ematomi e prognosi di tre giorni. A scatenare la lite, secondo le ricostruzioni dei carabinieri effettuate anche grazie ai racconti dei testimoni e delle persone direttamente coinvolte, alcuni problemi nati nei mesi precedenti a causa di rate condominiali non pagate, un cancello aperto e una radio ascoltata a volume troppo elevato. 

Nei mesi successivi, poi, i carabinieri erano tornati sul posto per alcuni rilievi fotografici, proprio inerenti al cancello, forse scavalcato da uno dei partecipanti alla rissa. Il che potrebbe far scattare anche l'accusa di violazione di domicilio. Alla prossima udienza saranno ascoltati altri testimoni. 

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