La Polizia di Stato ha arrestato un uomo di 37 anni residente in provincia di Bari per adescamento di minorenni, detenzione di materiale pedopornografico e pornografia minorile.
La misura cautelare in carcere - emessa dal GIP del Tribunale di L’Aquila - trae origine da un’attività di indagine condotta dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Pescara, coordinata dal Sostituto Procuratore Roberta D’Avolio.
L’indagine è scaturita dalla segnalazione di una madre di Pescara preoccupata da alcuni messaggi ricevuti su “Messanger” dal figlio da parte di un interlocutore anonimo, che manifestava apprezzamenti ambigui. Il profilo Facebook dell’ignoto utente del social network appariva essere di un adulto che aveva come “amici” vari ragazzini alle cui foto esprimeva “espliciti” commenti.
Il titolare dell’account è risultato essere un 37enne della provincia di Bari, nei confronti del quale è stata eseguita una perquisizione e sequestrato materiale informatico sottoposto ad analisi forense.
Gli accertamenti tecnici hanno appurato i continui tentativi di adescare in quel modo i minorenni.
La ricerca delle “vittime” era assolutamente casuale - spiegano gli inquirenti - essendo effettuata su diversi social network come Facebook, Instagram, Badoo, Telegram e WhatsApp. L’arrestato contattava i minori- avevano meno di 16 anni - instaurando con loro relazioni amichevoli e, carpendo la loro fiducia con artifizi e lusinghe, incanalava la conversazione su argomenti sessuali proponendo appuntamenti per incontri sessuali.
E' stata riscontrata la presenza di oltre 2.600 chat nelle varie applicazioni di messaggistica istantanea, poi estrapolate, lette e analizzate nei contenuti. Le vittime identificate risultano residenti anche in altre province italiane, tra cui quelle di Napoli e Caserta.
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