A cura della Redazione

I 10mila euro trovati addosso al dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale di Torre Annunziata, ing. Nunzio Ariano, sarebbero il frutto di una tangente consegnatagli da un imprenditore affidatario di un appalto. 

E' quanto emerge da un'indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata su reati contro la Pubblica Amministrazione, nel corso della quale la Guardia di Finanza ha acquisito rilevanti elementi circa l'esistenza di un meccanismo di dazione di denaro in favore del dirigente dell'Utc da parte di un imprenditore edile partenopeo per l’assegnazione di lavori pubblici. Il reato contestato sarebbe “induzione indebita a dare o promettere utilità”.

I lavori in questione erano relativi all’adeguamento infrastrutturale di alcuni istituti scolastici di Torre Annunziata, per far fronte alla congiuntura emergenziale determinata dal Covid-19, in vista della ripresa delle attività didattiche in presenza il 7 gennaio prossimo.

Proprio per tale ragione, gli stessi lavori sono stati affidati con procedura di somma urgenza per un importo-base di 200mila euro, definita con un contratto firmato il 28 dicembre 2020, lo stesso giorno in cui il dirigente è stato fermato.

L’operazione delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale Napoli segue di poche settimane l’arresto di un altro dipendente “infedele” dell’Ufficio Tecnico del Comune di Castellammare di Stabia.