A cura della Redazione

"Temevo di essere ammazzato dai carabinieri". Ennesima udienza del processo ai carabinieri di Torre Annunziata, accusati di essere stati corrotti dal boss del narcotraffico di Boscoreale Franco Casillo, detto  'a vurzella. I fatti risalgono a prima del 2010, quando secondo l'Antimafia ci fu un accordo tra quei carabinieri e Casillo. 

Con il maggiore Pasquale Sario e il maresciallo Gaetano Desiderio, a processo c'è anche l'appuntato Sandro Acunzo, ritenuto il tramite della "trattativa" e il regista anche di una prima finta collaborazione di Casillo. 

"I rapporti con Acunzo - ha spiegato oggi in aula Casillo - si rompono quando l'altro maresciallo Vecchio mi dice che è finita la cocaina in caserma. Ma Acunzo mi diede appuntamento sopra al Vesuvio e pensavo volesse uccidermi" . 

A precisa domanda, Casillo ha spiegato di aver avuto "paura di essere ucciso da Acunzo, quindi chiesi di parlare con il pm della Dda". 

 Ascoltato anche il generale Andrea Paris, che ha risposto alle domande della pm Ivana Fulco. Paris ha ricostruito tutti i passaggi, in particolare sull'episodio del sequestro di droga al porto di Napoli, con le comunicazioni iniziali che parlavano di 350 chilogrammi di cocaina, fino alla notizia ufficiale di appena 256 chili. Una parte del carico, è l'accusa, fu consegnato a Casillo.