A cura della Redazione

Una vera e propria filiera del falso è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Napoli nell’ambito dell'operazione "Pezzotto Connection", che ha portato alla denuncia di 22 soggetti e al sequestro di 17 fabbriche e depositi clandestini, nei quali venivano confezionati capi d’abbigliamento contraffatti, con le etichette dei più famosi brand di moda.

In particolare, i Baschi Verdi del Gruppo Pronto Impiego hanno disarticolato una strutturata organizzazione dedita alla contraffazione marchi, sequestrando, tra i quartieri napoletani di Secondigliano, Pendino, Vasto, Pianura ed i comuni di Giugliano in Campania e Casalnuovo di Napoli, oltre mezzo milione tra capi di abbigliamento, accessori ed etichette contraffatti.

L’indagine è nata dall’individuazione di laboratori irregolari di produzione, assemblaggio e confezionamento dei capi d’abbigliamento falsi e dalla successiva scoperta di siti di approvvigionamento dei “capi neutri” (privi di marchio), sui quali venivano apposti i loghi e le etichette contraffatte di noti brands (tra cui Louis Vuitton, Chanel, Lacoste, Fendi, Gucci, Armani, Adidas, Colmar), anche questi ultimi realizzati in stamperie clandestine.

Gli opifici erano organizzati con macchinari (plotter tipografici, termopresse a caldo e macchine da cucire professionali) e persone in grado di seguire tutti gli step economici, dalla produzione alla commercializzazione della merce falsa, quest’ultima destinata sia alla vendita diretta agli acquirenti sia sulle bancarelle all’interno del mercato della “Maddalena” situato nel cuore di Napoli.

Durante gli accertamenti, inoltre, è stato riscontrato, che 2 laboratori clandestini si approvvigionavano di energia elettrica attraverso allacci abusivi alla rete pubblica realizzati con il sistema del “by-pass”, che permetteva di utilizzare l'elettricità senza far rilevare il consumo dai contatori.

Ammonta a circa 6 milioni di euro il controvalore sul mercato della merce sequestrata.

L’operazione si inquadra nell’ambito del dispositivo di contrasto all'abusivismo commerciale e alla contraffazione, orientato prevalentemente a disarticolare la filiera del falso e a rimuovere i canali di approvvigionamento.