A cura della Redazione

In pochi mesi avevano messo su un nuovo clan di camorra per sfidare i Gionta: la Dda chiede quasi duecento anni di carcere. Ieri mattina, la Pm Ivana Fulco ha chiesto la condanna per 13 imputati, accusati di essere affiliati al clan Sauriell-Scarpa, il "Quarto sistema" del rione Penniniello di Torre Annunziata. 

Pena più pesante, 20 anni ciascuno, è stata chiesta per Domenico Balzano «'o sauriell» e Luca Cherillo, ritenuti a capo del nuovo clan insieme a Salvatore Carpentieri, detto «Tore viola», per il quale la richiesta è di 18 anni di carcere. Invece, per Natalino Scarpa, Vincenzo Somma (catturato da latitante), Pietro Evacuo (già condannato per varie rapine) e Antonio Villani la richiesta è di 15 anni ciascuno. Di 12 anni per Matteo Fraterno, Crescenzo e Salvatore Balzano, Alessio Pio De Simone (imparentato con i potenti narcos dei Quaglia-Quaglia) e Vincenzo Anzalone. Infine, 6 anni sono stati chiesti per il pregiudicato Giuseppe Losco, lui non ritenuto affiliato. 

Alle prossime due udienze spazio alle difese, con gli avvocati Ciro Ottobre, Antonio de Martino, Giuseppe De Luca, Sergio Cola, Maria Formisano e Raffaella Farricelli. Unico che affronterà il processo con rito ordinario è Pasquale Cherillo: fu arrestato pochi giorni prima di Natale, dopo tre mesi di latitanza.

Secondo l'Antimafia non ci sono dubbi: avevano fondato un nuovo clan per sfidare i Gionta e strappare la leadership camorristica in città. Il nuovo clan di camorra era stato fondato dalle famiglie Balzano (detti e sauriell) e Cherillo (nipoti dei defunto boss Scarpa). Il blitz congiunto di polizia e carabinieri scattò lo scorso settembre, anche se in tre riuscirono inizialmente a sfuggire alla cattura, per essere arrestati da latitanti nelle settimane successive.