A cura della Redazione

Sei arresti eseguiti dalla Squadra Mobile di Napoli e dagli agenti di Polizia dei Commissariati Arenella e Scampia. Agli indagati (due finiscono in carcere, gli altri quattro ai domiciliari) sono contestati i reati di tentata estorsione, violenza privata, atti persecutori, lesioni personali e porto illegale di armi propri ed improprie.

Le indagini, coordinate dalla procura di Napoli Nord, hanno avuto origine dalla denuncia presentata dalle vittime, un 40enne ed una 30enne di Mugnano di Napoli.

I familiari dell'ex marito della donna, dopo averla costretta a lasciare l'abitazione coniugale in cui viveva con i figli e la suocera, nell'agosto del 2021 hanno iniziato a perseguitare non solo lei ma anche il suo nuovo compagno, entrambi poi costretti, dietro minacce ed aggressioni, a non fare più ritorno nel quartiere dove risiedevano e a cessare le attività da loro svolte, una ditta di pulizie e la gestione di un minimarket.

Stando alle indagini, i due malcapitati sarebbero stati anche vittima di una tentata estorsione: qualora avessero ripreso il loro lavoro, avrebbero dovuto pagare 10mila euro, e se non fosse stato fatto, il 40enne sarebbe stato attinto con colpi d'arma da fuoco.

Costretta a lasciare, la coppia si è trasferita per due mesi in un hotel a Giugliano in Campania, a Varcaturo, e successivamente presso un'abitazione a Mugnano. Qui, in due occasioni, l'uomo e la donna sono stati aggrediti da più persone e poi refertati in ospedale per le lesioni riportate. Il 28 ottobre 2021, dal fratello dell'ex marito della donna e da un amico di famiglia; l'8 settembre scorso, dall'ex marito - che fino a quel momento era detenuto -, da suo fratello, dalla sorella e dal figlio dell'ex coniuge. In entrambe le circostanze, sono state utilizzate armi: nella prima, il 40enne fu colpito con il calcio di una pistola, mentre nel secondo episodio, con due mazze da baseball, alla fronte e dietro la testa, e al fianco con uno spadino.