A cura della Redazione

Maxi sequestro di circa 40 milioni di euro a due società, una SpA con sede a Trento e una Cooperativa sociale ubicata in provincia di Matera.

L'inchiesta della Procura di Salerno ha visto impegnati nelle indagini i finanzieri della Compagnia di Battipaglia ed i carabinieri del Nucleo Investigativo salernitano, che avrebbero disvelato una ingente truffa ai danni dello Stato posta in essere attraverso i crediti di imposta relativi al Supebonus 110% per le ristrutturazioni edilizie.

Le artefici sarebbero state la società cooperativa, in qualità di committente, che ha in gestione parte del patrimonio del Comune di Laviano (Salerno), e quella appaltatrice che avrebbe dovuto effettuare, anche mediante sub-appalto, gli interventi di riqualificazione sugli immobili.

Secondo gli inquirenti, sarebbero stati creati falsi crediti di imposta in capo alla committente, poi ceduti, attraverso lo sconto in fattura, alla appaltatrice, a fronte di lavori mai eseguiti.

In particolare, la Procura, attraverso accertamenti in loco, avrebbe riscontro che le opere, che avrebbero dovuto riguardare circa 300 unità abitative, in realtà sono state effettuate solo per una decina di esse, pur essendo stata asseverata l'esecuzione dei lavori per quasi 37 milioni di euro.