A cura della Redazione

Corruzione per l'assegnazione di case popolari a chi non ne aveva diritto. Tre persone sono state arrestate a Salerno dai Carabinieri della locale Compagnia, tutte ristrette ai domiciliari. Le accuse mosse dalla Procura sono di corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, accesso abusivo ad un sistema informatico e falsità commessa da pubblici impiegati.

Le indagini esperite dall'Arma avrebbero appurato che, dietro il pagamento di somme comprese tra i 2 e i 4mila euro, gli indagati avrebbero proceduto all'illecita assegnazione di alloggi di edilizia popolare ubicati nella provincia di Salerno a famiglie prive dei requisiti.

Avviate nel mese di giugno 2021, le investigazioni hanno consentito di ipotizzare i ruoli ricoperti dagli indagati nella vicenda. Uno avrebbe intrattenuto i rapporti diretti con le persone interessate a ottenere un alloggio indirizzandole ad un altro presunto correo, il quale, grazie all'attività lavorativa svolta presso l'I.A.C.P., avrebbe favorito gli accordi con un terzo soggetto che, infine, materialmente avrebbe assegnato le unità immobiliari manomettendo il sistema informatico di gestione delle case.

Il 30 novembre 2021, quest'ultimo fu arrestato in flagranza di reato nei pressi di un hotel di Mercato San Severino (SA), dove lo stesso, secondo l'accusa, si sarebbe fatto consegnare, da una coppia di coniugi, 1.500 euro in contanti quale prima tranche dei complessivi 3.000 euro concordati per ottenere una casa. Dopo tale episodio, l'uomo era stato immediatamente licenziato dall'ACER (l'Agenzia Regionale per l'Edilizia Residenziale Pubblica) con lettera motivata.

I Carabinieri hanno, inoltre, sequestrato 11 immobili illegittimamente assegnati ubicati nei comuni di Salerno, Cava de' Tirreni, Nocera Inferiore, Fisciano, Eboli, Campagna, Pontecagnano Faiano e Vallo della Lucania, intimando agli inquilini, indagati per corruzione e invasione di edifici, di liberare le abitazioni entro 60 giorni.