A cura della Redazione

Maxi frode sui bonus edilizi, crediti fittizi per circa 2,5 miliardi di euro. L'inchiesta, coordinata dalla Procura di Asti, denominata “Crediti Fantasma - Capisci a mmè” della primavera scorsa, ha portato al sequestro preventivo per 195.829.110 euro nonché ad un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di un imprenditore iscritto all’AIRE (anagrafe dei residenti all’Estero), originario della provincia di Caserta. La Guardia di Finanza ha inoltre effettuato perquisizioni a Castel Volturno (Caserta) e Napoli.

Si tratta di una ulteriore fase dell’articolata investigazione che il 22 marzo aveva portato i finanzieri del Comando Provinciale di Asti, con l’ausilio dei Reparti del Corpo competenti per territorio, impiegando 150 militari, ad operare in 18 province l’arresto di 10 responsabili e 73 perquisizioni, con il sequestro di cassetti fiscali contenenti crediti d’imposta ritenuti falsi per la cifra record di oltre 1,5 miliardi di euro e poi ancora, in maggio, di un ulteriore sequestro per 700 milioni.

L’intervento di vincolo giudiziario - mirato ad impedire l’utilizzo anche di questa ulteriore platea di crediti d’imposta ritenuti inesistenti, generati nel 2022 dal sodalizio criminale oramai disarticolato - è stato condotto dalle Fiamme gialle astigiane con la collaborazione dell’Agenzia delle Entrate di Roma.

Questi 196 milioni di euro di titoli di credito fiscale sono riconducibili a due società e 27 persone fisiche (con sede dichiarata in Campania, Emilia Romagna, Marche, Piemonte, Puglia e Veneto), non coinvolte nell’operazione iniziale, ma che comunque fanno anch’esse capo a intestatari di partita IVA indigenti, titolari di società inattive o evasori totali sconosciuti al Fisco, nullatenenti, privi di possidenze. L’analisi della Guardia di Finanza ha evidenziato anche in questo caso incongruenze sostanziali, quali l’indicazione di lavori effettuati presso immobili non posseduti o inesistenti.

In quest’ultima tranche di investigazioni si staglia la figura di un altro attore della truffa, dimorante a Castel Volturno (CE), che era riuscito ad eludere le precedenti indagini. L'uomo, 64 anni, è stato raggiunto da un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente dei beni per 463.006,76 euro, per l’illecito profitto in danno all’Erario conseguito dal sodalizio. E' stato arrestato.