Un piccolo gioiellino di architettura religiosa, troppo presto dimenticato e lasciato nella più totale incuria e fatiscenza. E' la chiesa di San Gennaro a Torre Annunziata, situata in corso Garibaldi, anche conosciuto come vico di San Gennaro proprio per la presenza dell'edificio di culto.

Il monumento è ormai abbandonato e particolarmente danneggiato. Ciò, tuttavia, non impedisce di considerarlo un bene prezioso del patrimonio cittadino. E così, il presidente del Centro Studi Storici Nicolò d'Alagno, Vincenzo Marasco, lo ha segnalato al FAI (il Fondo Ambiente Italiano) che lo ha inserito nel censimento "I Luoghi del Cuore". Fino al prossimo 30 novembre sarà possibile votarlo sul sito del FAI (clicca QUI). «Ora tocca a tutti noi - spiega Marasco -. Sarà impresa ardua ma tentiamoci lo stesso, almeno qualcuno saprà che la chiesa di San Gennaro non è stata del tutto dimenticata».

Dopo ogni censimento, il FAI e Intesa Sanpaolo mettono a disposizione dei Luoghi del Cuore un budget di 400mila euro. Una parte viene destinata ai tre vincitori (primo, secondo e terzo classificato a livello nazionale) la cifra restante viene assegnata attraverso le "Linee Guida per la selezione degli interventi", un bando a cui possono partecipare tutti i luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di voti, presentando progetti concreti. Nel 2018 la soglia minima di voti per partecipare al bando è 2.000

Ecco la descrizione della chiesa di San Gennaro fornita sul sito del FAI:

In Torre Annunziata, sul Corso Garibaldi, conosciuto in ambito locale come il Vicolo di San Gennaro, incastonata in un complesso agglomerato urbano generato successivamente all'eruzione vesuviana del dicembre 1631, si erge dimenticata la Chiesa di San Gennaro, edificio di culto, oggi di proprietà demaniale, il cui primo impianto risale agli anni successivi alla catastrofe vesuviana che colpì anche parte del territorio di Torre Annunziata. La chiesa fatta costruire dalla famiglia Pagano successivamente alla peste del 1656, nel 1678 venne donata ai Frati Osservanti con l'obbligo della costruzione di un annesso convento i quali però rinunciarono e nel 1686 l'intero complesso venne affidato al Terzo Ordine dei Francescani. Con la conquista napoleonica e la successiva destituzione delle corporazioni religiose, l'intero bene venne incamerato dalla corona e destinato ad uso diverso. Solo nel 1860, affidata alla Curia napoletana, venne riaperta al culto. La chiesa espletò le sue funzioni fino agli inizi degli anni '60 del XX secolo quando poi venne chiusa e abbandonata al suo triste destino. Il corpo chiesastico oggi è in avanzato stato di degrado. La sua struttura, rappresentante una testimonianza storica importante per il luogo, esige di urgenti interventi di ripristino dello stato dei luoghi e di una attenta opera di riqualificazione. Anche se non più votata alle sue antiche funzioni religiose, la chiesa, una volta restaurata, potrebbe essere un eccezionale luogo di incontro a disposizione della comunità locale, atto allo svolgimento sia di convegni che di esposizioni artistiche.

Attualmente, sono diversi "I Luoghi del Cuore" di Torre Annunziata per i quali è possibile esprimere la propria preferenza. Tra questi Capo Oncino, la Real Fabbrica d'Armi, lo scoglio di Rovigliano.

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