A cura di Anna Casale

“Le Muse destate al Parnaso”, finalmente, sempre nel rispetto delle normative vigenti sull’emergenza Covid, si torna a respirare e a toccare con tutti e cinque i sensi aria di cultura. La manifestazione organizzata e curata da tre realtà del territorio, “Libreria Libertà”, l’associazione culturale “Balagancik” che gestisce “Magma Teatro”, l’associazione “Caffè Letterario” e con la coadiuvazione del Comune di Torre Annunziata, vedrà spalmati, nel fitto programma di eventi, esperienze laboratoriali per bambini, spettacoli musicali, teatrali e presentazioni di libri. Presente anche i sindaco Vincenzo Ascione, che ha salutato la cittadinanza.

Andrea Palmieri della “Libreria Libertà”: “l’idea nasce come un percorso liberatorio, nel rispetto delle normative, per dare un segnale di vicinanza alla cittadinanza, alle fasce più colpite: quella degli artisti che vivono un periodo particolare e ai bambini, per questi ultimi ci saranno appuntamenti laboratoriali con compagnie di primo ordine.”

Sul palco, all’apertura della serata, anche Libero de Martino“Magma Teatro”: “Non mi sembra vero riprendere, pur con le dovute attenzioni. Un valore importante che siamo riusciti a mettere in campo con questa manifestazione è quello di riuscire a fare rete tra le realtà culturali del territorio e l’amministrazione comunale. La speranza è che questa rete si allarghi ad altre realtà, ad altre associazioni, ad altri fermenti culturali che non mancano in questo territorio, per proporre eventi sempre più ricchi e significativi sia da un punto di vista culturale, aggregativo che sociale.”

Grande protagonista dell’evento è stato il cantautore napoletano Tony Tammaro che ha presentato il suo libro “Io, Tony Tammaro – Antidepressivo naturale (senza effetti collaterali)”.  Tammaro ha chiacchierato” con Francesco Alessandrella, rievocando aneddoti che riguardano la sua carriera artistica, le prime registrazioni autoprodotte, i guadagni che il “falsario” di musicassette negli anni’80 aveva fatto vendendo le sue cassette appezzottate: “Il famoso mixed by Erry mi chiamò un giorno ringraziandomi perché con i guadagni delle vendite del miei lavori si era comprato  una Mercedes, lui,  io guidavo ancora una Panda 30”. Figlio di Egisto Sarnelli, famoso cantante di classici napoletani, Tony, il cui vero nome è Vincenzo: “Se  però qualcuno mi chiama così io non mi giro”, ha raccontato di quando, scritte le prime canzoni, le aveva fatte leggere al padre e con grande solennità questi gli rispose: “Se davvero vuoi fare il cantante e cantà sti schifezze vir’ e te cagnà ‘o nomm (se cantare queste schifezze devi cambiare nome)”. Il cantante, uomo di grande ironia ma mai ovvio, ha regalato come al suo solito ricche, grasse e grosse risate agli intervenuti.

Il programma è continuato con interventi musicali del gruppo “Quelli della Curva”, gruppo torrese che si esibisce in tammurriate napoletane, con canti e balli popolari, i “Pennelli di Vermeer”, band napoletana, che hanno suonato brani tratti del recente album “Misantropi felici” e altri del loro repertorio storico.

Rivelazione della serata, che merita un plauso, gli “Aghorean”, gruppo di giovani emergenti (il più piccolo ha appena terminato la terza media, gli altri il primo anno di liceo).

La prima, di tante sere dEstate prossime che fa presupporre un ritorno alla “normalità” condita di sorprese, divertimento e come ingrediente speciale: tanta, tanta, tanta cultura.

Prossimo appuntamento giovedì 23 luglio – Sartacarta e la storia senza parole

Dalle ore 19 – Attività ludico-ricreative di costruzione e animazione delle figure di e con Roberta di Domenico e Antonio Aiese; sessioni della durata di 10-15 minuti (max 8 bambini a sessione – età dai 3 ai 10 anni)