«Il romanzo di Franco Salerno “Che ora è della notte” è un thriller storico tra i misteri di Ischia e Procida, una narrazione appassionata di luoghi, di fatti misteriosi, di aneddoti indicatori di segreti. Nel testo, le opere d’arte, le piazze, i vicoli, le chiese racchiudono segreti, misteri volutamente taciuti, talvolta sepolti dal tempo».

E’ Annamaria Raiola, docente liceale di materie letterarie, a declinare l’essenza di “Che ora è della notte” (Guida Editori) romanzo di Franco Salerno presentato nello scenario suggestivo del Santuario dello Spirito Santo a Torre Annunziata.   

E’ il terzo romanzo dell’autore salernitano e va a completare la trilogia “Campania misteriosa” dopo “La città che urla segreti” e “Ombre che non mentono”. Opere che fanno conoscere e amare ai lettori luoghi e personaggi, tradizioni e credenze, simboli e segreti di una terra ricca di storia, di memorie e di eventi proiettati in una dimensione magica e fantastica.

Il romanzo ruota intorno alla misteriosa scomparsa di due pagine del manoscritto Voynich proiettando il lettore, fin da subito, nell’anno 1509 ad Ischia al momento della celebrazione delle nozze di Vittoria Colonna e Ferrante D’Avalos.

«Evento apparentemente felice – come sottolinea Franco Salerno – ma che viene oscurato dalla partenza improvvisa di Ferrante per motivi militari. Sette mesi dopo Vittoria partorisce un figlio morto e il marito ritorna mortalmente ferito per poi scomparire misteriosamente nelle fauci del Monte Epomeo».

Una vicenda raccontata con il taglio del “noir mediterraneo” dove il protagonista diventa Giacomo De Marinis, antropologo e docente universitario, inviato da un’emittente televisiva a preparare un docufilm sui misteri di questa storia.

«E’ un romanzo avvincente, interessante, appassionante. Dentro ad ogni storia – conclude Annamaria Raiola – ci sono emozioni, paure, inganni che offrono al lettore spunti di riflessioni e ci fa vivere un’atmosfera fantastica. Invito tutti voi a leggere questo capolavoro che mi ha trasmesso tantissime emozioni, tantissime riflessioni su problemi che affliggono la nostra realtà quotidiana e, soprattutto, l’amore per il proprio territorio ricco di innumerevoli bellezze». Le letture di alcuni brani del romanzo a cura di Anna Vitiello hanno reso oltremodo particolare ed originale la presentazione dell’opera.

L’AUTORE

Franco Salerno, già docente di Italiano e Latino nei licei, ha insegnato Linguaggio giornalistico all’Università di Salerno. Coautore di due storie della Letteratura Italiana (Proiezioni d’autore e Nuovo Millennio), ha pubblicato Il Labirinto e l’Ordine (commento integrale alla Divina Commedia), testi teatrali e saggi sulle tradizioni popolari.

(nella foto, da sinistra Anna Vitiello, Franco Salerno e Annamaria Raiola)