A cura di Antonio Papa

Molte nostre strade cittadine sono intitolate a personaggi che hanno fatto la storia di Torre Annunziata. Eppure per molti tale denominazione rappresenta solo un mero indirizzo. Ed è per questo motivo, ma anche per non perdere la memoria storica di chi ha dato lustro alla nostra città, che spesso parliamo di queste personalità, raccontandone “vita, morte e… miracoli”.

In questo articolo parleremo di Francesco Manfredi, che dà il nome al viale che collega piazza Imbriani con piazza Risorgimento, antistante la stazione ferroviaria di Torre Centrale.

L’avvocato Francesco Manfredi è stato un grand'uomo e indubbiamente ha onorato con la sua opera meritoria la città di Torre Annunziata. Una figura che rimarrà nella memoria collettiva ancora per altre generazioni.

Nato a Torre Annunziata il 29 giugno 1885, si è sempre adoperato verso i cittadini meno agiati, mettendo a disposizione gratuitamente il suo studio legale.

Negli anni dell’avvento del fascismo ha sempre respinto la richiesta che arrivava dai capi locali di tesserarsi per il partito, rimanendo fedele alle sue idee repubblicane, e per tale decisione subì dure conseguenze.

Ma l’avvocatura non era il solo interesse che coltivava. Infatti, da perfetto artista, era un ottimo poeta, scrittore eccelso e musicista attento e armonioso.

Proprio a lui si deve un evento storico, ricordato e tramandato nel tempo, riguardante la composizione scritta dell’Inno della squadra di calcio di Torre Annunziata, il Savoia, e musicata dal Maestro D. Ausiello.

Tale inno, pubblicato su un giornale locale nel 1933, venne da noi ritrovato anni fa abbandonato in un polveroso cassetto dell’Archivio Storico assieme ad altri numerosi reperti di collezionismo cartaceo.

Un’altra sua canzone di successo fu quella musicata da Pasquale Nappa e dedicata alla famosa “Acqua di Donatella”, fonte salubre di Torre Annunziata, un tempo frequentata dai viandanti che transitavano per piazza Tiglio per godere delle grazie della bella “Runatella”, mentre centellinavano un bicchiere d’acqua aromatizzato al limone. 

Francesco Manfredi si spense il 4 luglio 1936 per una polmonite, accompagnato nell’ultimo viaggio da un lunghissimo corteo che volle rendere omaggio a colui che nella vita aveva avuto un pensiero, una parola, un’azione per la gente più umile, la più indifesa, la classe povera di Torre Annunziata.